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Invalsi 2024, i miglioramenti che emergono dalle prove (Nota)

Immagine del redattore: La RedazioneLa Redazione

Sul sito del Ministero dell'Istruzione e del merito sono stati pubblicati i miglioramenti che emergono dalle prove Invalsi 2024. Nel dettaglio...




Sul sito del Ministero dell'Istruzione e del merito sono stati pubblicati i miglioramenti che emergono dalle prove Invalsi 2024. Nel dettaglio vediamo:


II primaria Aumenta rispetto al 2023 la percentuale di allievi/e che raggiungono almeno il livello base in Matematica:


ITALIA: +3,5 punti percentuali Centro (C): +4,6 punti percentuali

Nord Ovest (NO): +1,1 punti percentuali Sud (S): +3,6 punti percentuali

Nord Est (NE): +2,2 punti percentuali Sud e Isole (SI): +7,8 punti percentuali


Nel 2024 si riduce di 3 punti percentuali in confronto al 2023 il divario rispetto alla quota di allievi/e almeno al livello base prima della pandemia (2019): nel 2024 è il 68%, nel 2019 era il 72%.




V primaria Aumenta in modo ragguardevole rispetto al 2023 la percentuale di allievi/e che raggiungono almeno il livello base in Matematica:


ITALIA: +5 punti percentuali C: +4,3 punti percentuali

NO: +6 punti percentuali S: +5,2 punti percentuali

NE: +1,5 punti percentuali SI: +8,7 punti percentuali


Sempre in Matematica, si riduce il divario in confronto alla percentuale di allievi almeno al livello base nel 2019, prima della pandemia. Nel 2023 il divario rispetto al 2019 era di -10 punti percentuali, nel 2024 tale differenza si riduce a -4 punti percentuali. Pertanto, nel passaggio dal 2023 al 2024 il divario rispetto al 2019 si è ridotto di 6 punti percentuali. Considerevole il miglioramento in Inglese che supera i risultati prepandemici.



In tutte le macro-aree e a livello nazionale si superano i risultati dall’inizio della rilevazione (2018), precedente quindi alla pandemia: READING + 3 punti percentuali, LISTENING + 7 punti percentuali.


III secondaria di primo grado Considerevole il miglioramento in Inglese che supera i risultati prepandemici.



In tutte le macro-aree e a livello nazionale si superano ampiamente i risultati dall’inizio della rilevazione (2018), precedente quindi alla pandemia: READING +8 punti percentuali, LISTENING +14 punti percentuali.



Ultimo anno della scuola secondaria di secondo grado Migliorano gli esiti di tutte le materie: Italiano, Matematica, Inglese.





I risultati di Italiano e Matematica migliorano rispetto al 2023 e si riavvicinano a quelli rilevati prima dello scoppio della pandemia.


In entrambe le prove di Inglese si consolida pertanto il superamento dei valori del 2019, prima della pandemia.


La dispersione scolastica implicita La dispersione scolastica implicita (quota di allievi/e con risultati insoddisfacenti congiuntamente in tutte le prove INVALSI) si attesta al 6,6%, scendendo considerevolmente rispetto al 2023 (-2,1 punti percentuali) e raggiungendo il suo minimo da quando è iniziata la rilevazione (2019). Infatti, nel 2019 era il 7,5%. Il calo della dispersione implicita si riscontra in tutte le aree del Paese e, per la prima volta, scende sotto la soglia psicologica del 10% nel Sud e Isole (9,2%).



Le allieve e gli allievi eccellenti Dopo gli anni di calo del post-pandemia, la quota di eccellenti torna finalmente a crescere, passando dal 13,3% del 2023 al 15,1% del 2024. Si riduce pertanto il divario rispetto al valore prepandemico, passando da -5 punti percentuali del 2023 ai -3,2 punti percentuali del 2024. Il miglioramento del 2024 rispetto al 2023 è generalizzato in tutte le macro-aree (NO: +1,8 punti percentuali; NE: +1,3 punti percentuali; C: +1,8 punti percentuali; S: +1,7 punti percentuali; SI: +1,5 punti percentuali).


La dispersione scolastica esplicita (ELET) Per il 2023 ISTAT ha certificato la quota degli ELET al 10,5%, minimo storico e vicino al traguardo PNRR per il 2026 (10,2%). Attraverso l’analisi diacronica degli esiti delle coorti di studenti e studentesse nel loro percorso dalla fine del I a quella del II ciclo d’istruzione, INVALSI stima la quota tendenziale degli ELET al 9,4% (era il 10,4% nel 2023), quindi al di sotto del traguardo PNRR per il 2026 e molto vicino all’obiettivo UE per il 2030 (9%).


I risultati di Italiano e Matematica alla fine del primo ciclo d’istruzione (III sec. I gr.) Il leggero calo degli esiti di Italiano (-2 punti percentuali rispetto al 2023) è da attribuirsi alle regioni centro-settentrionali, mentre i risultati del Mezzogiorno rimangono stabili, se confrontati con quelli del 2023. A fronte della stabilità degli esiti di Matematica si riscontra un leggero segnale in controtendenza delle regioni della macro-area Sud in cui si osserva un incremento di un punto percentuale rispetto al 2023.





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di ISABELLA CASTAGNA




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