“IL BOLLETTINO È UNA SCELTA PIÙ POLITICA CHE SCIENTIFICA”
In merito ad una possibile modifica del bollettino covid giornaliero, il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, ha dichiarato durante un’intervista a Sky tg 24: "Se continuiamo a comunicare in maniera generica che si contagiano 150mila cittadini, rischiamo di non far capire che ancora oggi chi occupa il 75% delle terapie intensive non è vaccinato. Lo scenario è cambiato, non possiamo non tener conto che 27 milioni di italiani abbiano già ricevuto la terza dose".
Con queste parole Costa afferma di essere contrario ad un’eventuale modifica, come proposto dal Comitato Tecnico Scientifico: “Nutro profondo rispetto per il Cts. Per quanto riguarda la comunicazione e quindi il bollettino, siamo di fronte ad una scelta politica più che scientifica. Anche sul sistema a colori delle regioni è giusto che una riflessione vada fatta”.
SCUOLE
Sul fronte del mondo scuola, un nodo ancora da sciogliere riguarda la decisione del Governo sulla riapertura delle scuola in presenza: “di fronte a una platea così ampia di vaccinati credo la scuola aperta debba essere garantita a prescindere, è un segnale importante verso la cittadinanza”, afferma Costa.
Non poco discussa anche la differenziazione tra studenti vaccinati e studenti non vaccinati: “credo che si debba considerare la didattica a distanza per chi non si vuole vaccinare”, aggiunge il sottosegretario.
TAMPONI
Recentemente è avanzata la richiesta da parte dei presidenti di regione di sottoporre al tampone SOLO coloro che hanno sintomi riconducibili al covid, e su questo, Costa concorda: “penso che gli asintomatici vadano esentati dai tamponi, anche perché l’obiettivo è arrivare a una convivenza col virus, entrare in una fase endemica”.
La Commissione europea non sembra essere d’accordo su una possibile esclusione dei soggetti asintomatici. I contagiati che non presentano sintomi sono comunque un pericolo per la comunità, soprattutto in questo periodo in cui si vede chiaramente che il virus circola molto rapidamente: “È vero, ma non possiamo non considerare che il 90% dei nostri concittadini si sia vaccinati. Le regole si devono adeguare allo scenario che cambia”, ribadisce Costa.
MISURE PER LE REGIONI
Costa afferma che, per il futuro, si sta lavorando verso un “alleggerimento delle misure” per il contenimento della pandemia. c’è ancora bisogno di grande unità, politica e istituzionale”. conclude il sottosegretario.
di VALENTINA ZIN
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