Nel momento in cui un dipendente si assenta per malattia dal proprio posto di lavoro, può scattare la cosiddetta “visita fiscale’’ che consiste in una visita medica di controllo domiciliare, un accertamento presso il domicilio del lavoratore da parte dei medici fiscali INPS, in determinate fasce orarie giornaliere, conosciute come fasce di reperibilità, o anche orari visita fiscale, che variano tra pubblico e privato.
Ma se il lavoratore alla visita fiscale risulta assente dal domicilio, cosa accade? Sono state previste delle sanzioni? Quando l’assenza è giustificata dall’INPS?
In merito alle visite fiscali Inps, l’assenza si ritiene giustificata in alcuni casi, ovvero:
ricovero ospedaliero;
periodi già accertati da precedente visita di controllo;
assenza dovuta a giustificati motivi, quali:
Giustificato motivo di assenza alla visita di controllo
E’ giustificato motivo di assenza alla visita di controllo:
Forza maggiore;
Situazione che abbiano reso indifferibile ed inderogabile la presenza del dipendente altrove;
Concomitanza con la reperibilità di visite, prestazioni e accertamenti specialistici, laddove si dimostri che le stesse non potevano essere svolte in orari diversi.
Altri casi di assenza giustificata alla visita fiscale inps
La giurisprudenza ha individuato altri casi di assenza giustificata alla visita di controllo:
Ritiro presso gli sportelli sanitari di radiografie collegate alla malattia;
Effettuazione di un ciclo di cure presso un istituto convenzionato;
Esigenza improrogabile di recarsi in farmacia;
Visita alla madre ricoverata in ospedale quando l’orario di visita coincide con le fasce di reperibilità;
Visita presso l’ambulatorio del medico in caso di impossibilità nel conciliare l’orario di visita con le fasce di reperibilità ovvero se finalizzata a far constatare la guarigione dalla malattia, al fine di riprendere anzitempo l’attività lavorativa.
Sanzioni disciplinari
Oltre alle citate conseguenze economiche da parte dell’inps, l’assenza ingiustificata alle visite di controllo configura un’inadempienza anche nei confronti del datore di lavoro tale da portare, nei casi più gravi, al licenziamento per giusta causa.
Il licenziamento è, poi, previsto quando la malattia è falsa oppure se si esibiscono i certificati medici mendaci. In quest’ultimo caso, venendo meno il rapporto di fiducia, è probabile che appunto scatti un licenziamento per giusta causa.
di CLAUDIO CASTAGNA
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