Adesso è comune anche tra i bambini al di sotto degli 11 anni
“Dopo la pandemia, gli atti di autolesionismo tra i ragazzi sono aumentati”, è quanto afferma lo psicologo dell’ età evolutiva, Cristian Pagliariccio.
Questo fenomeno era più diffuso tra i ragazzi più grandi, mentre adesso è comune anche tra i bambini al di sotto degli 11 anni. Questi atti di autolesionismo nei ragazzi si traducono in gesti come pugni al muro o sulle porte, mentre nelle ragazze si traducono in gesti come bruciature o tagli. L’ aumento di questo fenomeno è causato anche dal contagio dei fratelli maggiori o da suggerimenti che arrivano dal mondo tecnologico.
Oltre al fenomeno dell’ autolesionismo purtroppo si assiste all’ aumento di atti di bullismo, soprattutto tra fratelli, come afferma lo psicologo. Si tratta di un fenomeno che crea ferite emotive non indifferenti perché viene vissuto dal ragazzo come un tradimento da parte di un affetto, da cui generalmente ci si aspetta di ricevere soltanto gesti positivi o per lo meno gesti non così aggressivi.
L’ autolesionismo e il bullismo sono fenomeni che vanno controllati, in quanto la loro diffusione può causare gravi danni sia psicologici che fisici, pertanto sarebbe opportuno promuovere iniziative che facciano riflettere i giovani sulla gravità delle loro azioni.
di ISABELLA CASTAGNA
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