Il presente decreto individua i requisiti e gli standard minimi per il riconoscimento e l’accreditamento degli istituti tecnologici superiori (ITS Academy)
Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto interministeriale n.191 del 4 ottobre 2023 che sancisce i requisiti per il riconoscimento e per l'accreditamento degli Istituti Tecnologici Superiori (ITS Academy).
Il presente decreto individua i requisiti e gli standard minimi per il riconoscimento e l’accreditamento degli istituti tecnologici superiori (ITS Academy ) quale condizione per l’accesso al Sistema terziario di istruzione tecnologica superiore, nonché i presupposti e le modalità di sospensione e di revoca dell’accreditamento.
Entro i termini previsti le regioni, nell’ambito dei rispettivi sistemi di accreditamento e programmazione, recepiscono i requisiti e gli standard minimi di accreditamento, stabilendo eventuali criteri aggiuntivi, e definiscono le procedure per il riconoscimento, l’accreditamento e per la sua eventuale sospensione e/o revoca.
Le regioni verificano, con cadenza almeno triennale e secondo i criteri e le procedure da esse stabiliti, il mantenimento dei requisiti per l’accreditamento degli ITS Academy ad operare sulle aree tecnologiche di riferimento, nonché il rispetto degli standard minimi dei percorsi formativi.
REQUISITI
a) requisiti di solidità finanziaria ed organizzativa;
b) requisiti di onorabilità e affidabilità del soggetto giuridico;
c) requisiti relativi alle risorse infrastrutturali, logistiche e strumentali;
d) requisiti relativi alle risorse umane e professionali.
IPOTESI DI SOSPENSIONE DELL’ACCREDITAMENTO
Le fondazioni ITS Academy accreditate secondo quanto previsto dal presente decreto sono sottoposte a sospensione dell’accreditamento nelle seguenti ipotesi:
a) mancata comunicazione di variazioni intervenute su proprie caratteristiche aventi effetto sui requisiti dell’accreditamento;
b) evidenze di irregolarità e/o non piena conformità rispetto ai requisiti minimi previsti dal presente decreto;
c) coinvolgimento della Fondazione in fatti che possono arrecare pregiudizio nei confronti dell’utenza e/o accertamento di inadempienze inerenti la corretta informazione degli utenti; d) rischio fondato di un utilizzo non corretto delle risorse pubbliche ricevute.
di ISABELLA CASTAGNA
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