A causa della mancanza di personale, dopo la guarigione dal Covid, infermieri No Vax possono rientrare al lavoro temporaneamente
Periodo davvero difficile per gli ospedali. A partire dai ricoveri per Covid, alla carenza del personale sanitario, dovuto a contagi o sospensioni per la mancata vaccinazione.
Molti di loro risultano asintomatici ma comunque costretti a stare a casa per la quarantena.
A tal proposito interviene il Presidente dell’ordine delle professioni infermieristiche di Rimini, Nicola Colamaria,
“ci sono problemi un po' in tutti i reparti, perché c’è stata un’impennata di contagi anche tra i sanitari. Grazie al vaccino molti sono asintomatici o con lievi sintomi, ma devono comunque restare a casa: questo causa inevitabilmente disagi".
Colamaria indica i numeri riguardo solo Rimini,
"Eravamo arrivati a oltre un centinaio di colleghi sospesi a Rimini. Ora le procedure e la notifica della sospensione sono affidate direttamente agli ordini. Nel nostro ultimo consiglio direttivo riunitosi il 31 dicembre, abbiamo confermato la sospensione per 65 colleghi mai vaccinati. In una decina di casi sono in corso approfondimenti”.
Infermieri non vaccinati
il presidente Colamaria parla del rientro al lavoro degli infermieri No Vax,
“Non sono pochi poi gli infermieri non vaccinati che hanno preso il Covid e per questo motivo, a guarigione avvenuta, hanno avuto la possibilità di tornare a lavorare. Possono farlo per un periodo di tempo limitato, scaduto il quale saranno di nuovo sospesi se non si vaccineranno".
Sperando che questo possa loro servire a capire l’importanza di vaccinarsi.
di CARLO VARALLO
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