Uno dei problemi più rilevanti nelle scuole, che si dovrebbe risolvere nel breve tempo possibile, è il sovraffollamento delle classi con un numero sproporzionato di studenti con la quale non è possibile stabilire un corretto distanziamento interpersonale.
La Flc Cgil, basandosi sui numeri ministeriali, ha dedotto che gli studenti che studiano in aule troppo affollate sarebbero 254 mila. Inoltre, il sindacato ha affermato a La Repubblica che l’emergenza sanitaria da covid è attiva maggiormente nelle scuole di secondo grado e negli istituti tecnici e professionali dove vede un numero alto di 7.345 classi, e quindi con 205 mila o poco più studenti calcolando una media di 28 alunni distribuiti per ogni classe come è stato previsto dal decreto n.81 dell’anno 2009 sulla formazione delle classi.
Il numero di alunni per ogni classe va dai 18 a un massimo di 26 nella scuola dell’infanzia, dai 15 ai 26 nella scuola primaria, dai 18 ai 27 nella secondaria di primo grado e dai 27 ai 30 fino a +10% nelle scuole superiori.
"Nella realtà l’applicazione della norma presenta una percentuale molto alta di eccezioni, così non si può più andare avanti. Basta con le deroghe e sediamoci intorno a un tavolo per rivedere i tetti!
Occorre stabilire nuovi parametri calati nella realtà: abbiamo scuole in zone dove è necessario avere classi anche con numeri ridottissimi, mentre nei grandi centri metropolitani l’intervento deve essere deciso sui tetti massimi da ridurre” ha spiegato Alessandro Rapezzi della segreteria Flc-Cgil.
Per la questione degli alunni con disabilità, il limite stabilito dalla norma è di 20 alunni per classe in presenza di uno studente con disabilità.
Secondo la Flc Cgil, le classi che non rispettano la regola sono oltre 42.500 alla primaria, 41.297 alle medie e 64.622 alle superiori. Inoltre, il ministro Bianchi ha detto che saranno messi al primo posto di discussione i problemi rilevanti sul dimensionamento scolastico e del sovraffollamento delle classi.