DIFFICILE TORNARE AL SUD A NATALE PER DOCENTI E LAVORATORI FUORI SEDE
Diventa sempre più difficile per i lavoratori del Sud che lavorano al Nord tornare in famiglia, a causa dei prezzi troppo elevati dei biglietti aerei. Alcuni decidono di affrontare lunghi viaggi in treno o in auto, molti, invece, a causa degli aumenti esagerati dei biglietti aerei è molto probabile che rinuncino al piacere di trascorrere le feste in famiglia.
Questa situazione riguarda anche i docenti e il personale ATA che provengono dal Sud. Quest’ anno, viaggiare in aereo è diventato quasi un lusso, infatti, le tratte da Roma, Milano e Torino verso la Sicilia, hanno già raggiunto prezzi esorbitanti, pertanto pur prenotando il volo con largo anticipo, non si ha la possibilità di poter acquistare i biglietti a un prezzo accettabile.
In questo periodo, se si vuole prenotare un volo Milano - Palermo, senza scali (partenza 23 dicembre e ritorno 7 gennaio), il costo è di 373,99 euro a persona. Per poter spendere meno di 200 euro a persona, sono previsti scali a Tolosa o a Budapest.
A fine novembre dell’ anno scorso lo stesso volo,invece, costava 39,99 euro a persona, questo perché si era in piena pandemia.
La tratta Milano- Catania, nello stesso periodo, ha il costo di 338,08 euro a persona. Se si vuole usufruire di un’ opzione più economica, del costo di 114 euro, è prevista una sosta di una notte a Budapest, arrivando a destinazione la sera del 24 dicembre.
Per la tratta Milano- Palermo,acquistando, invece, i biglietti già a settembre, il costo era di 120 euro (andata e ritorno), ma ad un mese circa dal Natale i prezzi, purtroppo, ormai sono arrivati alle stelle e potrebbero, addirittura, ancora aumentare.
di ISABELLA CASTAGNA