La mobilitazione è stata indetta dall’Unione Sindacale di Base
Atteso per giorno 26 maggio 2023 lo sciopero generale indetto dall’Unione Sindacale di Base per protestare e chiedere:
aumento delle buste paga di almeno 300 euro netti;
stipendi legati all’inflazione reale;
salario di minimo 10 euro l’ora;
prezzi e le tariffe calmierati.
Secondo l’Organizzazione Internazionale del Lavoro, da trent’anni circa, milioni di lavoratori e lavoratrici stanno assistendo ad una riduzione del potere di acquisto pari al 12%, i quali subiscono un peggioramento costante delle condizioni di lavoro tra la precarietà, la flessibilità, l’aumento della produttività, dei ritmi di lavoro, part time obbligatorio, Jobs Act, licenziamenti indiscriminati e condizioni di sicurezza del lavoro sempre peggiori.
Per non parlare di tutti i lavoratori e lavoratrici che hanno visto e percepito un salario al di sotto dei 7 euro lordi l’ora e che hanno visto fare a pezzi i diritti sociali previsti dalla carta costituzionale, il diritto alla salute, alla casa, all’istruzione pubblica e al diritto ad un trasporto pubblico produttivo.
“Dinanzi a questa drammatica condizione sociale, mentre in Francia, in Portogallo, in Germania, in Inghilterra, in Grecia divampa la protesta ed è stata avviata una stagione di grandi mobilitazioni, con un trionfante comunicato congiunto le segreterie generali di Cgil Cisl e Uil hanno lanciato la sfida al governo Meloni: tre iniziative tra aprile e maggio, non a Roma contro il governo, ma iniziative interregionali a Bologna, a Milano a Napoli’’.
di CLAUDIO CASTAGNA
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