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SCUOLA: NUOVO RECORD DI CONTAGI, IL 50% DEGLI ITALIANI VORREBBE LA DAD

LE PAROLE DEL MINISTRO BIANCHI, LA SITUAZIONE DELL’EMILIA ROMAGNA, I SINDACI E IL SONDAGGIO SWG


Nella giornata di ieri si è visto un nuovo record: 228.179 nuovi positivi e 434 decessi.

Al fronte di una popolazione quasi totalmente vaccinata, il 18 gennaio 2021 i decessi furono 377, numero inferiore rispetto a quello di ieri.

Ma nonostante i numeri poco rassicuranti, il Ministro Bianchi continua dritta per la sua via: “abbiamo riaperto, è passata una settimana e si sta di fatto realizzando quella cosa unica che è la scuola” - e aggiunge - “la riapertura della scuola vuol dire la comunità che si ritrova, per questo abbiamo insistito tanto, e direi con una soddisfazione generale”.


La scuola in presenza continua e conseguentemente si nota un costante aumento degli alunni e personale scolastico in quarantena: la sola regione Emilia Romagna rileva 969 classi in quarantena, di cui 340 solo nella scuola primaria.

Tra personale scolastico e alunni, attualmente risultano in quarantena ben 13.538 soggetti.




Il Ministro Bianchi risponde che “il Cts fa un monitoraggio continuo e costante dell’andamento dei casi di Covid e ci comunica che siamo già in una fase di rallentamento. Si sta tenendo sotto controllo la situazione e i ragazzi sono molto più controllati a scuola che fuori e l’ampliamento dei casi lo abbiamo avuto quando la scuola era chiusa. La scuola è un presidio di sicurezza” , conclude.


Anche l’ex Ministra Lucia Azzolina nel corso della trasmissione Agorà dice la sua: “È urgente che si rivedano i protocolli sulle quarantene a scuola: ci sono troppe norme e troppo confuse. Condivido e faccio mio in questo senso l’appello dei dirigenti scolastici (2.400 su quasi 8mila ndr) che hanno la responsabilità di farle rispettare. È sbagliato dire che tutto va bene, la scuola è aperta ma in grande sofferenza”.

La Ministra si riferisce alla percentuale non del tutto indifferente (20%) che riguarda sia studenti che docenti, attualmente a casa perché considerati “contatti stretti”.

“Già nei prossimi giorni come Movimento 5 Stelle torneremo a chiedere al ministro Bianchi, che sarà audito in commissione cultura, istruzione e scienza alla Camera, una serie di cambiamenti che possano semplificare il quadro e andare così incontro a scuole e famiglie”, conclude la Ministra.


In una situazione già articolata e complessa, si fanno spazio anche i sindaci che continuano a frenare la didattica in presenza nonostante il territorio in questione non sia collocato in zona rossa. Seguiti poi dalla risposta dei Tar e le relative contro-risposte dei primi cittadini.


Allo stesso tempo, tramite un sondaggio SWG si evince che solo il 39% degli italiani si dice d'accordo con la decisione presa dal Governo su un ritorno in presenza, al fronte di un 46% che avrebbe voluto la didattica a distanza almeno per le scuole superiori.


di VALENTINA ZIN


contatti: redazione@ascuolaoggi.it - info@ascuolaoggi.it


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