NUMEROSE LE CRITICITÀ SULLE MODALITÀ DI RIPRESA
Ormai le scuole hanno ripreso le attività didattiche da qualche tempo, ma le criticità sembrano non essersi ancora risolte: le quarantene tra alunni e personale scolastico continuano ad aumentare, i referenti covid a causa dell’importante carico di lavoro sono costretti a lavorare senza sosta anche il sabato e la domenica, disorganizzazione dei casi covid e didattica mista non del tutto efficace. Ma queste sono solo alcune delle tante criticità attualmente irrisolte.
Il presidente dell’Anp, Antonello Giannelli, si dice soddisfatto delle parole spese da Bianchi in merito alla situazione delle scuole dove si è vista “evitata una catastrofe", e aggiunge, “lo saremmo ancora di più se i dati del recente monitoraggio ministeriale riguardante i contagi e le quarantene di alunni e personale relativi al periodo dal 20 dicembre all’8 gennaio fossero stati resi noti. Per questo ho chiesto la pubblicazione delle statistiche desumibili dalla nuova rilevazione in scadenza domani 18 gennaio”.
Giannelli afferma che se la catastrofe è stata fino ad ora evitata “lo si deve al lavoro immane dei dirigenti scolastici, dei loro staff, dei referenti Covid, dei collaboratori scolastici e del personale di segreteria”.
Tutto ciò è grazie all’immane lavoro dei referenti covid e, come dichiarano alcuni dirigenti scolastici, “è stato l’ennesimo fine settimana che ha visto molti colleghi impegnati, senza soluzione di continuità, nel processare le richieste di tracciamento, nel predisporre le comunicazioni per le famiglie e per gli studenti, nel definire le disposizioni per il personale”.
Il Presidente ricorda anche che “il tracciamento, in particolare, ha un carattere sanitario del tutto estraneo alla dirigenza delle scuole e deriva dalla clamorosa latitanza delle ASL e dalla loro inaccettabile propensione a delegare ai colleghi i relativi adempimenti”.
Le criticità sono tante, ma, come precisa Giannelli, sono molte le difficoltà che si manifestano “nelle operazioni di rientro in classe degli alunni della scuola primaria previa effettuazione del tampone T0, nelle raccomandazioni relative al distanziamento a mensa, ragionevole ma non applicabile, nella difficoltà pratica di verificare la tempistica della vaccinazione degli studenti delle scuole secondarie. Tutto questo provoca evidenti interferenze con l’attività didattica“.
Il Presidente conclude affermando che “le attuali misure di gestione dei casi di positività sono farraginose, difficilmente applicabili e generano iniquità, al punto che lo stesso Ministro Bianchi ha ribadito la necessità di rivederle e migliorarle”.
“Anche l’efficacia della didattica “mista” nelle scuole secondarie, svolta parte in presenza e parte a distanza con una composizione che varia quotidianamente, è molto discutibile perché – ha concluso Giannelli – presenta problemi di natura metodologica che rischiano di pregiudicarne la validità, specie per le categorie più fragili”.
di VALENTINA ZIN
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