Sciopero Docenti e ATA: il 7 maggio la scuola scende in piazza contro prove Invalsi e Indicazioni nazionali della scuola dell'Infanzia, Primaria e Secondaria di 1° grado
- natalisessa
- 23 ore fa
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 11 ore fa
"Le manifestazioni si terranno a livello provinciale, con particolare riguardo a quella che si svolgerà a Roma, viale Trastevere (ore 9.30) di fronte al MIM..."

I COBAS SCUOLA hanno convocato per il 7 maggio lo sciopero nazionale della scuola per l’Infanzia, Primaria e Secondaria di Primo grado con manifestazioni che si terranno a livello provinciale, con particolare riguardo a quella che si svolgerà a Roma a viale Trastevere (ore 9.30) di fronte al MIM.
CONTRO le prove INVALSI e le Nuove Indicazioni Nazionali per la scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di 1°grado. Per investimenti concreti nella scuola pubblica e il ritiro immediato delle Nuove indicazioni.
Le prove INVALSI non hanno determinato alcun sviluppo positivo nel sistema educativo, visto che dagli stessi Rapporti INVALSI emergono crescenti disparità territoriali e socioeconomiche; non possono misurare competenze poiché sono costituite da test decontestualizzati a risposta chiusa o aperta univoca; l’utilizzo di test per misurarne l’acquisizione contraddice il concetto stesso di competenza.
Ciò ne annulla la loro stessa validità; infine, hanno diffuso nelle scuole la pratica del teaching to test, sottraendo tempo e attenzione alla didattica attiva ed esperienziale, fondamentale per sviluppare pensiero critico, autonomia culturale ed emotiva.
Le Nuove Indicazioni Nazionali 2025
presentano una forte impostazione eurocentrica, che ignora l’interdipendenza culturale e scoraggia l’assunzione di prospettive plurali, fondamentali in una società multiculturale; rimandano a un modello educativo autoritario, nozionistico e selettivo; valorizzano i talenti individuali in chiave competitiva, a scapito di cooperazione e solidarietà; descrivono la violenza di genere come una “triste patologia”, invece che il risultato di dinamiche radicate della società; propongono l’“educazione del cuore” per contrastare la violenza di genere, ignorando l’educazione all’affettività, al rispetto delle differenze; limitano i luoghi di sviluppo della persona alla scuola e alla famiglia, negando i processi di apprendimento che avvengono in una molteplicità di contesti interconnessi; si fondano su un impianto nozionistico, con lunghe liste di conoscenze disciplinari da acquisire e moduli di apprendimento interdisciplinari che minano di fatto la libertà di insegnamento.
– Per tutte queste ragioni, oggi una risposta forte come uno sciopero nazionale, accompagnato da iniziative di piazza, è un passaggio fondamentale, e invitiamo dunque docenti ed ATA. studenti e famiglie, associazioni culturali e di categoria, collettivi e altre organizzazioni sindacali a partecipare. A Roma alle ore 9.30 tutti/e al MIM a Viale Trastevere.
di LA REDAZIONE
Comments