Schettini: "Mamme e papà dite sempre 'ti voglio bene' ai vostri figli. Anche se non ve lo dicono mai, nella loro mente lo stanno pensando. Quindi ditelo sempre, senza paura e senza riserve"
- La Redazione
- 21 feb
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 28 feb
“Sapete cosa mi dice sempre mia madre quando finiamo una telefonata? Mi dice: "Ti voglio bene." E io di fretta "Sì, sì, ciao" e chiudo. Quante volte..."

Il rapporto intercorrente tra genitore e figlio sembra essere spesso abbastanza conflittuale, alla luce di un gap generazionale non indifferente, e tenuto conto anche delle esigenze dei giovanissimi ancora nei primissimi stadi di un percorso formativo e di crescita che richiede tempo, pazienza e tanta dedizione.
Non è semplice essere un bravo genitore e spesso si potrebbe avvertire un senso di inadeguatezza, quasi come se le energie profuse non fossero mai abbastanza, non riuscendo a garantire ai propri figli un'adeguata crescita, non sentendosi all'altezza di una funzione importantissima che consenta di supportarli e guidarli nel loro cammino, non perdendo mai la propria autorevolezza ma anzi consentendo loro pian piano di diventare più autonomi e responsabili.
In una società sempre più digitale, nella quale il mondo virtuale sembra aver completamente soppiantato quello reale, ci si sente molto soli, e l'utilizzo eccessivo degli smartphone ha penalizzato ulteriormente la qualità dei rapporti umani, visto che si è sempre più freddi, distaccati, poco empatici e privi di quel desiderio di condivisione e di comunicazione che dovrebbe invece contraddistinguerci.
A tal fine il professore Vincenzo Schettini esorta i genitori ad andare oltre le apparenze, manifestando il proprio affetto ai figli sempre, senza riserve e senza paure, perché quell'amore colma tante mancanze, combatte la solitudine, permette di instaurare dei rapporti empatici, rendendo quei legami forti ed indissolubili.
“Sapete cosa mi dice sempre mia madre quando finiamo una telefonata? Mi dice: "Ti voglio bene." E io di fretta "Sì, sì, ciao" e chiudo. Quante volte ho negato quel "ti voglio bene"... perché mi vergogno. Ma io le voglio bene, la amo.
Quindi, mamme, papà, dite sempre "ti voglio bene" ai vostri figli. Anche se non ve lo dicono mai, nella loro mente lo stanno pensando. Ve lo sta dicendo un figlio. Voi diteglielo sempre. Perché oggi si soffre di una "malattia" sempre più presente, la solitudine. Siamo soli, e quel cellulare ci rende sempre più soli. Sta diventando un automatismo: lo prendiamo in mano, scorriamo tra le notifiche ma in fondo guardiamo il nulla e tutto questo non fa altro che isolarci.
E allora quel "ti voglio bene" ditelo continuamente. Senza paura, senza riserve. Sempre”, queste le significative parole del professore.
Alle volte basterebbe solo essere più attenti, più presenti, dedicando a chi amiamo non solo il nostro tempo ma anche il nostro affetto, quelle dolci attenzioni che scaldano il cuore, riempiendolo di gioia e di amore, senza mai vergognarci di esprimere i nostri sentimenti perché ciò non ci rende più vulnerabili ma solo speciali.
TI POTREBBERO INTERESSARE ANCHE
-Pellai, “solo attraverso l’impegno i giovani possono prendere coscienza delle loro capacità. La gratificazione istantanea mal si concilia, in ambito educativo, con la crescita”
di VALENTINA TROPEA
contatti: redazione@ascuolaoggi.it - info@ascuolaoggi.it
Comments