Il potenziamento dell’occupazione femminile e giovanile e la riduzione dei divari territoriali, sono solo alcuni degli obiettivi primari del PNRR. In particolare nelle regioni del sud.
Il PNRR ha rilevato, “la carenza di servizi educativi per l’infanzia, unita all’iniqua ripartizione dei carichi di lavoro familiare, condiziona negativamente l’offerta di lavoro femminile e riduce il tasso di partecipazione delle donne al mercato del lavoro”. Quindi si ritiene necessario realizzare, “il sostegno ai percorsi educativi dei figli, la sicurezza lavorativa, attraverso le misure di sostegno al lavoro femminile e, di nuovo, una revisione moderna dei meccanismi che consentono una conciliazione dei tempi di lavoro e di cura dei figli a carico di entrambi i genitori”.
Lo stesso precisa che per l’intervento, “si prevedono, inoltre, il potenziamento dei servizi educativi dell’infanzia (3-6 anni) e l’estensione del tempo pieno a scuola, per fornire sostegno alle madri con figli piccoli e contribuire così all’occupazione femminile. Il potenziamento dei servizi di asili nido e per la prima infanzia, delle scuole per l’infanzia e del tempo scuola fornisce un concreto supporto a una piena libertà di scelta ed espressione della personalità da parte delle donne e contribuisce ad aumentare l’occupazione femminile”.
Il potenziamento del servizio mensa è una una priorità visto che, nelle regioni del sud l’11% degli iscritti alle scuole dell’Infanzia non ne usufruiscono a causa della mancata possibilità di scegliere, in quanto molte scuole hanno adottato un orario antimeridiano, riducendo di conseguenza il personale che potrebbe essere assunto.
di CARLO VARALLO
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