Si tratta di una proposta di legge sulla cittadinanza per i figli di immigrati che hanno completato almeno cinque anni di scuola
Oggi pomeriggio in Aula alla Camera si discuterà della proposta di legge dello “Ius scholae” che prevede la cittadinanza italiana per i figli di immigrati che hanno completato almeno cinque anni di scuola.
Il testo punta a riconoscere il ruolo chiave della scuola consentendo a quasi un milione di studenti under 18, nati in Italia o arrivati entro il loro 12esimo anno di età, di chiedere la cittadinanza italiana. Dare questa opportunità ai ragazzi mette d’accordo tutto il centro sinistra, ma divide il centro destra, infatti ieri la Lega ha votato contro il testo insieme a Fdi.
Lega e Fratelli d’Italia si sono opposti
Salvini sottolinea che “la cittadinanza non è un premio” e “non si decide a 18 anni”, mentre per Fdi si tratta di “uno ius soli mascherato”.
Per i deputati di Fdi Emanuele Prisco e Augusta Montaruli
“la manifestazione di volontà è dei genitori stranieri e non dei ragazzi, il minore non è neppure ascoltato o considerato, ma diventa uno strumento per un lasciapassare alla cittadinanza facile”.
Il percorso della cittadinanza dura ormai da anni con proposte sempre diverse ma che alla fine puntano allo stesso obiettivo.
Secondo Riccardo Magi, deputato e presidente di Più Europa:“È un passo importante e positivo: tra le tante leggi inadeguate e fuori dal tempo che è urgente cambiare c'è sicuramente questa”.
Oggi si tenterà di giungere a conclusione.
di CARLO VARALLO
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