Un’operazione avvenuta in modo pacifico, quella dello sgombero del presidio dei No Green pass al varco Etiopia del porto di Genova.
Per mantenere attiva la protesta anche durante la notte, era stato allestito un vero e proprio campo base con tanto di tende e camper in cui dormire, una cucina ed una cambusa.
La protesta aveva assunto un significato prevalentemente simbolico: da giorni il presidio non intralciava le attività portuali, se non qualche rallentamento del transito dei tir a causa dell’invito da parte dei manifestanti agli autisti per una breve pausa con caffè e focaccia.
Lunedì mattina, i manifestanti, hanno ricevuto solidarietà anche da parte di due agenti della polizia di frontiera.
I due poliziotti sono stati accolti con caldi abbracci e applausi perché in divisa e con l’auto di servizio, avevano portato focaccia e dolci.
Durante i primi giorni di protesta con presidi e blocchi stradali ai varchi portuali, compreso quello davanti al terminal Psa di Prà, il più grande del porto di Genova, si è sempre mantenuta l’operatività.
Il numero dei manifestanti è sceso dai circa mille dei primi due giorni, ai cento di ieri.
Anche se chi protesta contro il certificato verde per lavorare, ha annunciato di voler portare avanti la manifestazione per almeno tutta la settimana.
L’unico momento di tensione avvenuto durante lo sgombero è stato quando alcuni manifestanti hanno tentato di fermare un tir all’ingresso del porto. Un francese particolarmente agitato è stato fermato dai poliziotti e portato in questura con l’accusa di resistenza.
Pochi manifestanti sono rimasti al varco, mentre altri hanno raccolto tutto il cibo rimasto per destinarlo alle mense dei poveri e ai centri di aiuto.
Intanto continua il presidio anti Green pass in piazza Unità a Trieste, nuovo punto di ritrovo per la protesta contro il decreto dell’introduzione del certificato verde.
Ieri sera in piazza erano state portate sedie da giardino, sgabelli, coperte e tappeti stesi a terra mentre proseguivano le proteste con cori anti Green pass.
Alcuni giocavano a scacchi mentre i bambini disegnavano a terra con gessetti colorati.
Domani è previsto un corteo promosso dal Coordinamento 15 ottobre, sabato invece è programmato un incontro a Trieste con il ministro delle Politiche agricole, Stefano Patuanelli.