Il ritorno in presenza a scuola di milioni di studenti in tutt’Italia non ha fatto salire i contagi. Il tanto temuto “effetto scuola, al momento ancora ,non c'è stato. Anche il report settimanale registra una situazione di calo, lento e costante, sia dei contagi che dei ricoveri.
L'indice Rt, è stabilmente sotto 1: il 17 settembre segnava quota 0,85, poi oscillazioni in calo a 0,82 la settimana successiva, 0,83 le due ancora seguenti e 0,85 l'ultima rilevazione di oggi, dato identico quindi a quello di un mese fa. Sotto l'1 significa discesa dei contagi. L’'incidenza, alla riapertura delle scuole, era di 54 casi settimanali per centomila abitanti, sopra la quota considerata di rischio di 50 per centomila. Dato peraltro già in discesa rispetto al picco di questa quarta, flebile ondata (77, ai primi di agosto), e ulteriormente calato a 45 per centomila il 24 settembre, 37 il 1 ottobre, 34 l'8 ottobre e 29 venerdì 15, ultima rilevazione disponibile.
Nessuna impennata dei casi, dunque, dato ancora più significativo se rapportato a quello di un anno fa di questi tempi, quando eravamo ancora in un'era pre-vaccino (e pre-green pass): intorno al 6-7 ottobre nel 2020 i casi e l'incidenza salirono da poche centinaia a oltre 6mila per schizzare a novembre a quota 40 mila al giorno, e portando con sé l'inevitabile boom di ricoveri e poi di decessi.
Anche se a ottobre 2020 il picco dei ricoveri ospedalieri era ancora lontano, avevamo già 539 terapie intensive occupate e 5.470 ricoveri ordinari, con un trend di crescita evidente. Il 14 ottobre 2020, invece, con un andamento in lento calo, avevamo 359 intensive e 2.479 ricoveri.
Il 14 ottobre di un anno fa i nuovi casi erano 7.331, con poco più di 150 mila tamponi e un tasso di positività al 4,8%. Il 14 ottobre 2021, invece, i casi sono stati 2.668, con ben 324 mila tamponi e una positività dello 0,8%.