A MENO DI UN MESE DALLA TRAGEDIA DI LORENZO PARELLI SI RIACCENDONO LE POLEMICHE SULLA SICUREZZA NELLO SVOLGIMENTO DEL PCTO
A meno di un mese dalla morte del 18enne Lorenzo Parelli, un altro giovane ha perso la vita durante lo svolgimento dell'alternanza scuola-lavoro.
Giuseppe Lenoci 16enne originario delle Marche, si trovava a bordo di un furgone di una ditta termo-idraulica presso la quale stava svolgendo l’attività di PCTO. Il furgone, condotto da un operaio 37enne, è andato fuori strada sbattendo contro un albero.
Sfortunatamente il ragazzo non ce l’ha fatta, è morto sul colpo a causa delle gravi lesioni riportate, mentre l’uomo alla guida è riuscito a salvarsi riportando gravi ferite.
Tempestivo l’intervento di polizia, carabinieri, 118 e vigili del fuoco che hanno rimosso il corpo dello studente incastrato tra le lamiere mentre il 37enne è stato immediatamente trasportato presso l'ospedale di Torrette di Ancona in gravi condizioni.
Si riaccendono le polemiche sull'alternanza scuola-lavoro: "quello che sta succedendo in Italia è sotto gli occhi di tutti. Questa è la scuola che hanno voluto governi e padroni. Sappiamo cosa fare, nessuno ha più scuse. Il 18 febbraio gli studenti saranno in piazza in tutta Italia contro alternanza, maturità e repressione subita", dichiara Lorenzo Lang, Segretario Nazionale del Fronte della Gioventù Comunista.
Luca Redolfi, coordinatore nazionale dell'Unione Degli Studenti: "la lunga lista di morti sul lavoro causati da un sistema malato, volto solamente al profitto: vogliamo sicurezza dentro e fuori le scuole, vogliamo che l'alternanza scuola-lavoro e gli stage vadano aboliti a favore dell'istruzione integrata. Ci chiediamo quanti altri studenti e giovani debbano morire prima l'idea di un sistema unicamente volto al profitto e allo sfruttamento, cambi, una volta per tutte", conclude.
"Non è possibile morire di lavoro a 16 anni, questo evidentemente ci deve far interrogare profondamente non solo sul rapporto fra scuola e lavoro, ma anche su quanto ci sia urgenza in questo paese di risolvere il problema della sicurezza sul lavoro", dichiara la Rete degli Studenti.
Arrivano anche le parole da parte del Ministro Bianchi: “esprimo il mio più profondo dolore e vicinanza alla famiglia. La sicurezza sul lavoro deve essere sempre garantita, a maggior ragione quando sono coinvolti dei ragazzi in formazione. Su questo abbiamo già avviato un confronto con il Ministro del Lavoro Orlando e messo a ragionare i nostri tecnici. Credo sia urgente ritrovarci anche insieme alle Regioni per un percorso che porti a una maggiore sicurezza in tutti i percorsi di formazione dove sono previsti contatti dei nostri giovani con il mondo del lavoro”.
di VALENTINA ZIN
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