Il superamento di tutte le prove (scritta, pratica se prevista per la classe di concorso, e orale) permette l’acquisizione dell’abilitazione per la classe di concorso per cui si partecipa ai concorsi per la scuola secondaria.
La misura, già prevista per il concorso ordinario bandito ad aprile 2020 e già applicata al concorso STEM svolto durante l’estate 2021 per le classi di concorso A020, A026, A027, A028, A041, sarà estesa anche ai concorsi da bandire annualmente.
Il concorso a cattedra sarà abilitante.
La graduatoria da cui si attingerà per il ruolo sarà formata esclusivamente dai docenti che hanno superato tutte le prove e che, con la valutazione dei titoli, si collocano all’interno del numero dei posti a bandi.
I docenti che superano tutte le prove, oltre ai posti a bando, diventano “idonei”. Il termine individua il docente che, pur avendo superato tutte le prove si colloca oltre i posti a bando.
La bozza del Decreto che avvierà il concorso 2020 e istituirà i concorsi ordinari annuali prevede: “Il superamento di tutte le prove concorsuali, attraverso il conseguimento dei punteggi minimi di cui all’articolo 6, commi 2, 3 e 4, costituisce abilitazione all’insegnamento per le medesime classi di concorso nei casi in cui il candidato ne sia privo”.
Spetta all’USR certificare il conseguimento dell’abilitazione
che rimane anche se, ad esempio, si rientra nel numero dei posti banditi, ma non si accetterà il posto quando sarà offerto.
L’abilitazione è utile per l’inserimento in prima fascia delle graduatorie provinciali e d'istituto GPS delle scuole statali, l’assunzione a tempo indeterminato nelle scuole, la partecipazione ad altri eventuali futuri concorsi, anche per altro grado di scuola.
I sindacati hanno chiesto la graduatoria degli “idonei”
perché spesso la graduatoria dei vincitori coincide solo virtualmente con il numero dei posti a bando. E ciò poiché può succedere che il docente rifiuti il ruolo o accetti il ruolo da altra graduatoria.
In questo caso i docenti “idonei” devono poter subentrare in graduatoria poiché il loro inserimento non toglie nulla ai vincitori, perché il principio è quello di assegnare a ruolo il numero di posti messi a bando. La procedura del concorso è regionale ma l’abilitazione è valida su tutto il territorio nazionale.