Il Consiglio dei Ministri nella giornata di ieri, su proposta del Presidente Mario Draghi, ha deliberato la celebrazione dei funerali di Stato per il Presidente del Parlamento europeo David Maria Sassoli nella forma delle esequie di Stato, ai sensi dell’articolo 2 della legge 7 febbraio 1987, n. 36.
INTERVENTO DI MARIO DRAGHI:
I primi ricordi che vengono in mente di David Sassoli sono, come è stato ricordato da altri, il suo garbo, l’umanità, l’altruismo. Ma anche la passione per la professione giornalistica, che lo ha reso uno dei volti più noti e amati fra tutti gli italiani. Lo spirito civico e la capacità di ascolto, che lo hanno guidato nel suo percorso politico, e lo hanno fatto rispettare tanto dai compagni di partito quanto dagli avversari. Ma, a nome del Governo e mio personale, voglio ricordare Sassoli soprattutto come italiano e protagonista a servizio dell’Europa, delle sue istituzioni, dei suoi cittadini. Da Presidente del Parlamento Europeo, la sua rara capacità di combinare idealismo e mediazione lo ha reso protagonista di uno dei periodi più difficili della storia recente. Una voce attenta e autorevole, a difesa dei valori europei e dei diritti dei più deboli. Nei discorsi Sassoli ha disegnato la sua Europa: rappresentativa, efficace, solidale. Per Sassoli, le istituzioni europee devono prima di tutto essere “vicine ai cittadini”, e progredire col dialogo e il confronto. Ed è il Parlamento il luogo di questo dialogo, di questo confronto. È in Parlamento, che l’Europa cresce e si rafforza. Ed è in Parlamento che si promuove, di nuovo le sue parole, “la democrazia, il multilateralismo, la cooperazione” di fronte alla tentazione del populismo e dell’autoritarismo. Soprattutto durante una crisi sanitaria ed economica come quella che ancora viviamo. Sassoli voleva un’Europa capace di raggiungere risultati, anche immediati. Di proteggere i suoi cittadini, di promuovere il loro benessere, di aiutarli a costruire il proprio futuro. Sassoli non ha mai smesso di rivendicare i risultati conseguiti in questi anni. Dall’accordo sulla Brexit, alle misure ambiziose a difesa dell’ambiente, alla lotta comune alla pandemia; alla creazione del programma Next Generation EU e alla stesura dei Piani Nazionali di Ripresa e Resilienza.
“Uno sforzo di programmazione straordinario” – lo ha definito David – “al quale deve seguire una attuazione molto attenta nel rispetto delle priorità che abbiamo concordato insieme”. Per Sassoli, questi sforzi devono avere come vero obbiettivo la costruzione di un’Europa sociale, attenta alle esigenze dei lavoratori e dei più deboli.
“Il progetto europeo che vogliamo costruire – ha detto - deve concentrarsi sulla lotta alla povertà e sulla riduzione delle diseguaglianze, deve occuparsi della dignità delle persone” Come dei migranti che cercano di arrivare in Europa, e verso cui l’Unione Europea deve mettere in campo politiche comuni, che non lascino soli i Paesi di frontiera. “I valori a noi cari non sono indistruttibili” – ci ha ricordato David Sassoli in un suo discorso recente.
Nella sua vita, David li ha custoditi, difesi, promossi.
Ora tocca a noi tutti continuare a farlo.
Commemorazione di David Sassoli, intervento di Mario Draghi: