Leonardo, il bimbo di soli 4 anni, affetto da osteogenesi imperfetta, non ha a disposizione una scuola adeguata a lui. Il papà si rivolge al Comune di Milano.
Come può la scuola italiana, che afferma di essere all’ avanguardia e che promuove continuamente il principio dell’ inclusione, non tutelare gli alunni colpiti da gravi patologie?
È quello che purtroppo sta succedendo al piccolo Leonardo, un bambino di soli 4 anni, affetto da osteogenesi imperfetta, una malattia che gli rende le ossa fragilissime, quasi fossero di cristallo. Leonardo vive a Milano e la scuola che frequentava è stata chiusa per lavori di ristrutturazione, ma l’ alternativa è stata quella di seguire le lezioni nei container, installati nel giardino della scuola.
COME PUÒ UN BAMBINO, AFFETTO DA OSTEOGENESI IMPERFETTA, SEGUIRE LE LEZIONI NEI CONTAINER?
Tutto questo è scandaloso, non si può mettere a repentaglio la vita di un bambino, le cui ossa possono rompersi al solo urto con un oggetto. Per questo il papà di Leonardo, non accettando assolutamente questa situazione, si è mobilitato e si è rivolto al Comune di Milano, affinché venga messa a disposizione una scuola che sia adeguata al figlio.
La risposta da parte degli uffici municipali è stata negativa e si è attenuta unicamente alla burocrazia, senza tener conto della situazione personale del bambino:"Lo spostamento del bambino in corso d'anno non è possibile, perché si potrebbe creare un precedente e poi la scuola di Gattamelata è adeguata".
Come si può, ancora oggi, trovarsi di fronte a situazioni spiacevoli come questa? È inaccettabile che bambini come Leonardo vengano esclusi e non possano godere del diritto di andare a scuola.
Perché , allora si parla tanto di inclusione?
di ISABELLA CASTAGNA
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