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IL 22 OTTOBRE SI CELEBRA LA GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA BALBUZIE

A scuola i soggetti affetti dalla balbuzie possono essere vittime di violenze e derisioni

Cos’è la balbuzie?


La balbuzie detta anche balbettamento, dislalia, disfemia o disartria funzionale è un disturbo del linguaggio caratterizzato dalla fluenza interrotta e da involontarie ripetizioni e prolungamenti di suoni, sillabe, parole o frasi, con frequenti pause o blocchi in cui la persona che balbetta non è in grado di esprimere verbalmente, in modo continuo, un pensiero o un concetto, nonostante lo abbia già formulato mentalmente.


Esistono diverse forme di balbuzie, e si suddivide in: infantile, adolescenziale e adulta.


INFANTILE: nei primi anni di nascita molto spesso è difficile parlare di “balbuzie’’ in quanto la cronicizzazione del disturbo non è stabilizzata. La prima comparsa delle disfluenze si aggira intorno ai tre e sei anni di vita del bambino.


ADOLESCENTI: come ben sappiamo, l’adolescenza è una fase transitoria che subisce un passaggio tra l’età infantile a quella adulta, ed è proprio in questo periodo che l’adolescente è impegnato nella ricerca di se stesso e a conoscersi. Anche in questa fase è possibile che per vari motivi l’adolescente può manifestare questo stato.


ADULTI: in età adulta è esclusivamente correlato a lesioni neurologiche o farmaco-indotto. Ciò significa che un adulto che balbetta ha alle spalle una lunga “relazione” con la sua balbuzie, non solo in termini di meccanismi compensativi e strategie più o meno efficaci, ma anche di abitudini non funzionali consolidate come condotte di evitamento, reazioni di ansia anticipatoria, ecc.



Nella giornata di sabato 22 ottobre 2022, in tutto il mondo si celebrerà la Giornata internazionale della consapevolezza della balbuzie, e per questa occasione, il fondatore del Centro Medico Vivavoce, nonché ex balbuziente, Giovanni Muscarà, invita tutti a riflettere su questo disturbo molto diffuso.

Nel mondo l’1,5% della popolazione soffre di questo problema, in Italia, invece, la balbuzie tocca all’incirca 1 milione di persone, di cui 150 mila adolescenti con età inferiore ai 18 anni.


I bambini e i ragazzi, a scuola, talvolta soffrendo di questo disturbo sono soggetti a forme di violenze, che possono essere caratterizzate da derisioni, bullismo e esclusione in ambito sociale.

di CLAUDIO CASTAGNA


contatti: redazione@ascuolaoggi.it - info@ascuolaoggi.it



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