Le truffe sono avvenute tra il 2018 e il 2021 grazie al consulente del lavoro, di un dipendente e del presidente di una Cooperativa sociale del Sud del Salento
Da alcune indagini condotte dalla pm Maria Consolata Moschettini è emersa la presenza di certificati che riportavano informazioni false su alcuni aspiranti collaboratori scolastici in modo da poter avanzare nelle graduatorie d’ istituto.
Il tutto è avvenuto tra il 2018 e il 2021, grazie al consenso di alcune figure importanti come il consulente del lavoro, di un dipendente e del presidente di una Cooperativa sociale del Sud del Salento.
Sono 42 le persone indagate, tra cui i responsabili di cooperative sociali accusati di falso ideologico commesso da privato e truffa così come contestato nei 28 capi d’imputazione. Le truffe riguarderebbero incarichi di supplenza a tempo determinato per svolgere il ruolo di collaboratore scolastico.
COM’ È AVVENUTA LA TRUFFA?
Il candidato alle graduatorie di circolo e di istituzione di terza fascia semplicemente affermava di essere in possesso dei requisiti e dei titoli idonei per essere assunto a scuola. Nello specifico, veniva dichiarato che aveva già prestato servizio presso una scuola dell’infanzia che faceva riferimento alla Cooperativa incriminata.
Si puntava sul fatto che il modello UNILAV (il modulo mediante il quale i datori di lavoro adempiono all’obbligo di instaurazione del rapporto di rapporto di lavoro) veniva inoltrato al Centro per l’Impiego della zona in ritardo rispetto all’assunzione a scuola. Ciò permetteva di collocarsi in alto nella graduatoria.
di ISABELLA CASTAGNA
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