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CORONAVIRUS: LA CONFERENZA STAMPA DEL PREMIER MARIO DRAGHI

LE NUOVE MISURE ANTI-COVID, LA SCUOLA E L’OBBLIGO VACCINALE


Durante la giornata di ieri si è svolta la conferenza stampa del Premier Mario Draghi presso la sala Polifunzionale della presidenza del Consiglio.


Nel corso della conferenza si è parlato delle nuove misure anti covid entrate in vigore a partire dal 10 gennaio 2022: si è iniziato ricordando che, una parte importante dei problemi che sta invadendo il nostro Paese, ad oggi, riguarda soprattutto la presenza di una percentuale di soggetti non vaccinati.


Sulla questione scuola, argomento che è stato al centro di numerose polemiche nel corso delle ultime settimane, Draghi ricorda quanto sia “fondamentale per la democrazia e va tutelata, protetta, non abbandonata".

"Paesi con situazione pandemica simile alla nostra che non hanno mai imposto chiusure generalizzate per le scuole. Dall'inizio della pandemia ad oggi, l’Italia ha perso il triplo dei giorni di scuola di altri Paesi” aggiunge Draghi,

Molto discussa anche la DAD, che, secondo il Premier, è motivo di diseguaglianze: "Il governo sta affrontando la sfida della pandemia e la diffusione di varianti molto contagiose con un approccio diverso rispetto al passato: vogliamo essere molto cauti ma anche cercare di minimizzare gli effetti economici, sociali, soprattutto sui ragazzi e le ragazze, che hanno risentito delle chiusure dal punto di vista psicologico e della formazione".

"Probabilmente ci sarà un aumento delle classi in Dad ma quello che va respinto è il ricorso generalizzato alla didattica a distanza, ci sono anche motivazioni di ordine pratico: ai ragazzi si chiede di stare a casa, poi fanno sport tutto il pomeriggio e vanno in pizzeria? Non ha senso chiudere la scuola prima di tutto il resto, ma se chiudiamo tutto torniamo all'anno scorso e non ci sono i motivi per farlo", aggiunge.


Sull’obbligo vaccinale, è stato ricordato che l’Italia è stata tra i primi Paesi ad introdurlo: a partire dall’obbligo vaccinale per il personale sanitario, scolastico, forze dell’ordine, e per finire, l’obbligo vaccinale per tutti i lavoratori universitari e gli over 50.

Ma per quale motivo è stato introdotto l’obbligo vaccinale per gli over 50? I dati hanno dimostrato che sarebbe proprio questa la fascia d’età a correre più rischi legati al covid: gli ospedali attualmente sono sotto pressione, le terapie intensive italiane sono per due terzi occupate da non vaccinati, l’obiettivo dell'obbligo è quello di proteggere la loro salute e dell’intera comunità.

"Tanto più riusciamo a ridurre la pressione dei non vaccinati sull'ospedalizzazione, tanto più possiamo essere liberi. Ma occorre la ragione scientifica alla base delle decisioni", specifica Draghi riferendosi al fatto che l'obbligo vaccinale è strettamente legato al passaggio di colori delle regioni.


"Grazie ai vaccini la situazione è molto diversa rispetto a quella dello scorso anno. L'economia ha segnato una crescita di oltre il 6%, è ancora difficile ma è migliore di prima, nonostante le molte riaperture".

Il Premier conclude con un ultimo appello a tutti gli italiani: "Vaccinatevi!"


Nella speranza che il 2022 possa essere un anno migliore, ci auguriamo che la popolazione continui con la campagna vaccinale, al fine di poter tornare alla normalità.

di VALENTINA ZIN

contatti: redazione@ascuolaoggi.it - info@ascuolaoggi.it



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