Migliaia i posti vacanti
Come tutti i Paesi anche la Svizzera ha le sue problematiche e riguarda in particolar modo il settore dell'istruzione.
Sono centinani i posti vacanti da docenti e nelle città come Zurigo e Berna, per far fronte a questa carenza, vengono assunti studenti, ingegneri o addirittura operatori sociali e convertiti all'insegnamento ma senza nessuna adeguata formazione.
Il problema esiste ed è reale al punto che sono stati gli stessi studenti di molte città svizzere a lanciare l'appello!
Franziska Peterhans - segretaria centrale dell’Associazione svizzera degli insegnanti (LCH) - si dichiara tuttavia seriamente preoccupata per i bambini, per la qualità dell’insegnamento e per il carico supplementare che inevitabilmente ricadrà anche sulle spalle degli altri maestri. "In oltre 30 anni di carriera non ho mai visto una situazione tanto tesa – afferma alla RSI Franziska Peterhans – questa carenza era prevedibile e i cantoni sono rimasti passivi. Le condizioni di lavoro degli insegnanti andrebbero inoltre migliorate".
La politica e l’amministrazione pubblica vengono dunque chiamate in causa ma Myriam Ziegler – dirigente dell’Ufficio cantonale della scuola dell’obbligo di Zurigo – non ci sta, e rimanda le accuse al mittente: "su un totale di 18'000 insegnanti il livello del sistema non verrà influenzato da alcuni docenti privi della formazione appropriata. Molte di queste persone, comunque, hanno percorsi affini alla pedagogia". E a chi sostiene che si sarebbe dovuto intervenire prima, risponde che: "il corpo degli insegnanti è stato ringiovanito e i posti in formazione sono costantemente aumentati. Cerchiamo di essere un datore di lavoro attrattivo ma non possiamo obbligare nessun giovane a frequentare l’alta scuola pedagogica".
di VALENTINA ZIN
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