A causa del caro-energia e per far fronte alle spese che devono affrontare ogni giorno le famiglie italiane, presso il Ministero del Lavoro è stato istituito un fondo dal valore di 100 milioni di euro. Da questo verranno erogati dei bonus da 60 euro per l’acquisto di un abbonamento mensile o annuale per l’utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale. L'agevolazione è stata pensata principalmente per studenti, docenti e Ata, ma è riconosciuta a tutte le persone fisiche con un reddito non superiore ai 35 mila euro.
Secondo alcune prime notizie sembrerebbe che ad essere esclusi dal bonus da 60 euro sarebbero proprio gli scuolabus.
A tale riguardo Francesco Artusa, presidente di Sistema Trasporti Confederazione di Imprese Ncc auto e Bus, nella giornata di ieri ha rilasciato ad Adnkronos: “Scade oggi (lunedì 5 settembre ndr) il termine per la presentazione degli emendamenti nella conversione del decreto aiuti bis. Ebbene, il bonus trasporti pari a un massimo di 60 euro esclude inspiegabilmente il servizio degli scuolabus, normalmente gestiti dai comuni tramite le aziende di bus turismo, mentre le domande del contributo si possono fare solo alle aziende che gestiscono il trasporto pubblico locale”.
“In questo modo pertanto, a parità degli altri requisiti richiesti, la discriminante è l’età dei bambini e ragazzi. Auspichiamo un intervento immediato di Governo e Parlamento per correggere nella conversione, quella che speriamo sia stata una svista. Se aiuti devono essere lo siano a prescindere dall’età dei figli”.
di CLAUDIO CASTAGNA
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