Secondo alcune prime notizie, a partire dal 1° gennaio 2023, l’assegno unico per i figli a carico sarà comparato al caro vita.
Per coloro che possiedono un Isee fino a 15 mila euro, la rivalutazione con un’inflazione dell’8%, potrebbe aumentare da 175 euro al mese fino a 190 euro. Inoltre, l’inflazione in aumento potrà incidere molto sulle soglie dell’Isee.
Coloro i quali ricevono l’importo dell’assegno minimo di 50 euro con un Isee superiore ai 40 mila euro, potrebbero visionare l’aumento a 54 euro in base all’adeguamento del costo della vita, e quindi l’Isee potrebbe essere valutata a 43.200 mila euro.
L’Inps non richiederà più la presentazione della domanda per il rinnovo dell’assegno unico, ma bensì andrà avanti con le erogazioni degli importi dei beneficiari basandosi dalle informazioni già ottenute. Inoltre, sarà compito di chi riceve l’importo di comunicare possibili cambiamenti dei requisiti che permettono l’accesso all’assegno.
di CLAUDIO CASTAGNA
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