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Mobilità dei Dirigenti Scolastici in Friuli Venezia Giulia, mutamenti degli incarichi: quando possibile?

Immagine del redattore: La RedazioneLa Redazione

"Se 157 sono gli istituti superstiti, la pianta organica dei Dirigenti Scolastici dispone, in difetto, di soli 155 Dirigenti in servizio. Il fabbisogno sale inoltre a causa dei..."



Nonostante una consistenza numerica di 10 istituti in meno rispetto all’anno precedente, effetto diretto della prima annualità di tagli di spesa da operare ai danni della scuola pubblica nel triennio attraverso il cosiddetto “dimensionamento scolastico”, non accenna a diminuire la criticità organizzativa del sistema scolastico regionale.

Se 157 sono gli istituti superstiti, la pianta organica dei Dirigenti Scolastici dispone, in difetto, di soli 155 Dirigenti in servizio. Il fabbisogno sale inoltre a causa dei pensionamenti, del personale utilizzato in altri compiti e di 2 Dirigenti in uscita dalla regione per mobilità, di ulteriori 18 unità. Si giunge insomma allo stesso identico deficit iniziale del 2023. Nessun miglioramento apprezzabile: il dimensionamento scolastico operato non garantisce alcuna stabilità al sistema ed è persino dannoso, perché origina istituti sovradimensionati e di oggettiva maggiore complicazione gestionale e di ricadute negative sulla progettualità didattica. Ad oggi, in uno di questi istituti non è addirittura individuato il Dirigente titolare, perché né assegnato d’ufficio, nè richiesto da alcuno dei DS a scadenza di contratto triennale.



"Non abbiamo condiviso i principi generali ed i criteri determinati per la gestione della mobilità dei dirigenti; i nuovi mega-istituti, ha affermato il sindacato, non sono “attrattivi” e la Direzione Regionale, preoccupata di “mettere in sicurezza” gli istituti dimensionati, ha praticato, a nostro avviso, la compressione del diritto alla mobilità dei Dirigenti Scolastici prevista dal C.C.N.L., attraverso l’interpretazione unilaterale della nota annuale ministeriale, in nome di una non meglio definita, né misurabile “prevalenza dell’interesse pubblico”. In sostanza, nella consapevolezza della scarsa attrattività dei nuovi mega-istituti, non è stata data la possibilità di movimento ai Dirigenti coinvolti che lo avessero desiderato.  Per questo motivo, ancor prima della pubblicazione degli esiti della mobilità, abbiamo intrapreso la via del contenzioso per gli interessati".



"Conserviamo, inoltre il fondato timore che le procedure di reclutamento dei DS in corso, sia quelle riservate che ordinarie, siano intempestive rispetto alle necessità.

Sin qui invano, la FLC CGIL ha invece rivendicato nel tempo il potenziamento degli organici di tutti i profili del personale scolastico, dai Dirigenti ai collaboratori scolastici, e avversato lo scempio del dimensionamento scolastico".



Altrettanta preoccupazione è presente sul versante dei Direttori Generali dei Servizi amministrativi, considerato che ben il 42% degli istituti scolatici regionali è privo del titolare. "Confidiamo, conclude la Cgil, che in questo ambito possano concretizzarsi le condizioni migliorative previste dal rinnovato CCNL scuola, che ha posto finalmente le basi per rendere concreta la mobilità professionale interna del personale ATA".



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di ISABELLA CASTAGNA




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