LA RUSSIA ATTACCA L’UCRAINA, AZIONE NON CONDIVISA DALL’ONU

Bombardamenti in diverse città da più fronti, Putin dice all’Onu di non interferire

Alle 6 del mattino, ora locale a Mosca, il Presidente Vladimir Putin annuncia in tv l’inizio dell’attacco all’Ucraina.

L’operazione militare, secondo le dichiarazioni del Presidente Russo, non mira all’occupazione del suolo Ucraino ma alla sua smilitarizzazione e denazificazione, oltre all’occupazione da parte della Nato al suolo Ucraino che resta fuori discussione.

La minaccia più grande da parte di Putin:

"Chiunque tenti di interferire con noi, e ancor di più di creare minacce al nostro Paese, al nostro popolo, dovrebbe sapere che la risposta della Russia sarà immediata e porterà a conseguenze come non sono state sperimentate nella storia. Siamo pronti per qualsiasi sviluppo di eventi. Tutte le decisioni necessarie al riguardo sono state prese. Spero di essere ascoltato".

Kiev

L’Ucraina annuncia, in un comunicato del Ministero degli affari esteri, che “l’operazione Russa mira a distruggere lo stato ucraino, impadronirsi del suo territorio con la forza e stabilire un occupazione".

È stata imposta la legge marziale* nel Paese.

*Sistema di governo in cui le leggi ordinariamente in vigore in uno Stato vengono temporaneamente sospese e i tribunali militari prendono il controllo della normale amministrazione della giustizia.

L’Onu

L’Europa condanna l’azione militare della Russia, l’ambasciatore Francese all’Onu, Nicolas De Riviere, denuncia il “disprezzo” della Russia nei confronti della Nazioni Unite:

“Lanciamo un appello alla Russia a rispettare il diritto internazionale umanitario in ogni circostanza e a proteggere e rispettare tutti i civili, soprattutto le persone vulnerabili, le donne e i bambini così come il personale umanitario".

Giunge anche una dichiarazione da parte del segretario generale dell'Alleanza Jens Stoltenberg;

La Nato chiede alla Russia di “fermare immediatamente la sua azione militare" e che farà “tutto il necessario per proteggere e difendere i suoi alleati”.

di CARLO VARALLO

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