L’attacco della Russia verso l’Ucraina spinge il ministro Bianchi a chiedere agli studenti, una riflessione riguardo l’articolo 11 della Costituzione Italiana
A seguito degli avvenimenti che hanno segnato la giornata di ieri, con il messaggio del Presidente Vladimir Putin che alle 6 (ora locale a Mosca) ha ordinato l’attacco contro l’Ucraina, il Ministro dell’Istruzione Bianchi ha lanciato un appello alle scuole, al loro personale, agli studenti e studentesse chiedendo loro di dedicare un momento di approfondimento sulla guerra in Ucraina partendo dalla nostra Carta Costituzionale.
“L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo”.
Tale articolo nacque circa due anni dopo il conflitto della seconda guerra Mondiale, che portò via circa 62 milioni di anime. Per questo si scelse una frase che potesse apparire come una delle più belle affermazioni all’indomani del conflitto.
Il messaggio di Bianchi
“La scuola italiana è fondata sulla nostra Costituzione e alla base della nostra Costituzione c'è la pace, che è un valore irrinunciabile”.
“Le nostre scuole da sempre mettono al centro del percorso educativo questi temi e, responsabilmente, educano le nostre ragazze e i nostri ragazzi a una cittadinanza consapevole e al rifiuto della guerra. Sia la Pace il tema della nostra riflessione comune e del nostro 'essere scuola' insieme''.
di CARLO VARALLO
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