UN PARTY ALL’INSEGNA DEL DRAMMA
Ci troviamo a Reggio Emilia quando lo scorso venerdì, a seguito di uno sciopero scolastico, dei compagni di classe hanno deciso di festeggiare la libertà recandosi casa di uno di questi ultimi.
I protagonisti dell'orribile vicenda sono 5 ragazzi 15enni (3 ragazzi e 2 ragazze): secondo quanto raccontato, le ragazze si sarebbero offerte di andare a comprare dell’alcol, molto alcol, da portare presso l’abitazione.
Così una tranquilla mattinata si è trasformata in un vero e proprio party all'insegna del dramma.
I ragazzi trascorrono molte ore a festeggiare, finché una delle due ragazze decide di tornare a casa. Così uno dei tre ragazzi l'accompagna alla fermata dell’autobus per poi rientrare.
L’unica ragazza rimasta inizia a stare molto male, la situazione stava degenerando, la giovane aveva iniziato a rimettere più e più volte, ed è porpio in mezzo a questo caos generale che la ragazza avrebbe avuto più rapporti sessuali. La sua ricostruzione è lacunosa e solo un rapporto, probabilmente l’ultimo, sarebbe stato all’insegna della violenza.
Il tempo continua a trascorrere finchè, verso le ore 15.20 circa, il 112 riceve una chiamata: “venite, sono in strada con mia sorella: è stata stuprata”.
Sul posto arriva una pattuglia del Nucleo Operativo Radiomobile dei carabinieri e vedendo la ragazza in evidente stato di choc entrano nell’appartamento: ma dei ragazzi nessuna traccia, è rimasto solo un ragazzino, il proprietario di casa. Il 15enne viene trovato impaurito sul retro del palazzo al telefono con il padre mentre cercava di cancellare le tracce del festino gettando tutte le bottiglie nella spazzatura.
Segue poi l’arrivo della ragazza presso l’ospedale, dove viene evidenziato un alto tasso alcolemico sebbene siano passate otto ore nonché “ecchimosi bluastre”.
Per ora ad essere accusato di violenza sessuale aggravata nei confronti di una coetanea è un solo ragazzo. L’accusa presenta due aggravanti: “per aver commesso il fatto abusando delle condizioni di inferiorità psichica e fisica, avendo la medesima pesantemente abusato di sostanze alcoliche quali vino e vodka alla pesca, in tali quantità da compromettere la capacità di esprimere un valido consenso” e l’aggravante perché la ragazzina è “minore di anni diciotto”.
Domenica è avvenuto l’arresto del ragazzo che, nella giornata di ieri, si è presentato all’udienza di convalida davanti al Tribunale dei Minorenni di Bologna.
Il giovanne ha ammesso il sesso, a suo dire però consenziente.
Il PM, considerato “lo stato di quasi flagranza del reato” e la gravità dell’accaduto con un forte “elemento psicologico”, ha ritenuta opportuna la permanenza nel carcere minorile. Il giudice, considerando che l’imputato è incensurato, ha concesso al quindicenne i domiciliari.
di VALENTINA ZIN
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