Bernini: "Ieri in Crui la comunità accademica ha dimostrato di essere unita. Abbiamo condiviso una stessa preoccupazione e registrato una..."

"Ieri in Crui la comunità accademica ha dimostrato di essere unita. Abbiamo condiviso una stessa preoccupazione e registrato una comune condanna della violenza. Le università, come ho detto in un’intervista a la Repubblica, sono spazi dove non solo si acquisiscono saperi, ma dove si diventa cittadini.
Una dialettica, anche vivace è una ricchezza. Il vero discrimine, inaccettabile e invalicabile, è la violenza. Impedire a qualcuno di parlare è l’opposto della democrazia. Su questo spero che la sinistra, che ha nel dna la battaglia contro l’estremismo, saprà fare la propria parte. Abbiamo anche condiviso la necessità di coinvolgere di più studentesse e studenti. Sono loro le prime vittime di chi crede di poter decidere chi parla e chi no".
Una pratica violenta che colpisce i diritti interessati e i tanti che scelgono di ascoltare. L’unica strada percorribile è coniugare libertà di espressione e sicurezza. Serve uno sforzo collettivo per preservare questi spazi di libertà e democrazia.
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di ISABELLA CASTAGNA
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