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TUTELA DELLE RETRIBUZIONI DEL PERSONALE SCOLASTICO E DEI DIPENDENTI PUBBLICI

A dichiararlo il Presidente Nazionale dell’Anief, Marcello Pacifico


Il Presidente Nazionale dell’Anief, Marcello Pacifico, durante un’intervista curata dall’Agenzia Teleborsa, sulla questione retribuzioni del personale docenti e del personale ATA, ha dichiarato che è strettamente necessario investire su nuove risorse per tutelare le retribuzioni del personale scolastico e dei dipendenti pubblici.


"In Germania si sciopera per l'aumento del costo della vita, mentre in Italia non abbiamo bisogno di arrivare a questo perché c'è una legge che finanzia l'indennità di vacanza contrattuale. Solo che nella Legge di Bilancio non sono stati messi i soldi”: lo dichiara Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, spiegando anche i motivi per cui al più presto il Governo deve “mettere le risorse per pagare questa indennità di vacanza contrattuale e recuperare almeno il 50% dell’incremento del costo della vita che si è registrato negli ultimi due anni a causa della guerra in Ucraina”.

Intervistato dall’agenzia Teleborsa, Pacifico ha detto che “occorre assolutamente procedere per potere tutelare le retribuzioni del personale scolastico e di tutti i dipendenti pubblici”. A questo proposito, ha continuato il sindacalista autonomo, “la notizia dei 300 milioni stanziati per i contratti del comparto Istruzione” con la versione definitiva dell’Atto di indirizzo “è una notizia importante per la scuola”, ancora di più perché in sede di contrattazione all’Aran “siamo riusciti a contrattare più di mezzo miliardo rispetto al resto del pubblico impiego".

Il sindacato Anief ha calcolato che occorrono almeno 6 miliardi di euro per pagare l'indennità di vacanza contrattuale piena, che copra fino al 15 per cento di aumento di inflazione che si è venuta a determinare tra il 2022 e il 2023. Pacifico ha aggiunto che “coprire l’1,5%, come è stato fatto con l’avvio del 2023, non può bastare. Senza dimenticare il 2013 ‘derubato’ dalla carriera: per questo, Anief ha avviato una campagna nazionale per tutelare le retribuzione durante l'inflazione salita di 12 punti solo nell'ultimo anno per la guerra in Ucraina e il caro energia: la normativa vigente primaria prevede infatti che l’indennità di vacanza contrattuale sia pari a non meno il 50% dell’aumento del costo della vita, quindi attorno al 7 per cento, considerando pure l’anno in corso. In cifre, anziché tra i 6 ai 14 euro di aumento servono almeno 80 euro medi: sono quelli che l'Anief rivendicherà in Tribunale.




di CLAUDIO CASTAGNA


contatti: redazione@ascuolaoggi.it - info@ascuolaoggi.it


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