Giovane studente ventinovenne si è tolto la vita impiccandosi.
Giovane studente ventinovenne, originario di Manduria, che frequentava Medicina presso l’Università di Chieti si è tolto la vita impiccandosi. È stata la sorella, che rincasando nel pomeriggio di ieri, ha fatto la tragica e dolorosa scoperta. I soccorritori, allertati dalla sorella, intervenuti sul posto hanno constatato il decesso.
La spiegazione del terribile gesto il giovane studente l’ha affidata ad un block notes di 42 pagine. Nello stesso emergono le difficoltà incontrate nel percorso di studi e le bugie dette ai genitori in merito ad esami non sostenuti con profitto.
Dalle pagine emergono affermazioni come “ la mia vita è inconcludente e inutile”. Un suicidio di un giovane che non riesce a sopportare il peso delle aspettative e del fallimento. Emerge quindi la sofferenza per non essersi ancora laureato e le bugie dette ai genitori, fattori che hanno portato il giovane ad una depressione molto profonda.
Bisogna lavorare tanto su quanto è successo. Per tutti quei casi dove si verificano difficoltà particolari serve che a monte venga previsto un intervento di uno psicologo e di altre figure che verifichino la situazione caso per caso. Le strade sono tante: incoraggiare, sostenere e magari quando può essere maggiormente utile riorientare la carriera universitaria verso percorsi affini e non. Non è possibile accettare la perdita di un giovane che sicuramente avrebbe potuto dare tanto alla nostra società e ai propri cari.
di ISABELLA CASTAGNA
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