Piccolotti: "La sciatteria che il Governo dedica agli insegnanti di sostegno è la misura di quanto poco sia interessato al..."
Non si fermano le critiche rivolte ai nuovi percorsi di specializzazione, annunciati già nel maggio 2024 dal Ministro Valditara. Dopo le pesanti affermazioni del professore Dario Ianes (CLICCA QUI), che ha criticato la scelta di ridurre in modo drastico i percorsi in termini di CFU e di erogazione, arriva la critica della Deputata Elisabetta Piccolotti, del gruppo Alleanza Verdi e Sinistra, che reputa tali corsi abbreviati un rischio per l’inclusione e la qualità della scuola.
Nella sua dichiarazione si legge quanto segue: "La sciatteria che il Governo dedica agli insegnanti di sostegno è la misura di quanto poco sia interessato al futuro dei ragazzi e delle ragazze di questo paese. La scuola di Valditara non fa gli interessi degli studenti e non mette al centro la qualità, ma sceglie sempre una scorciatoia che spesso, come in questo caso, può rivelarsi presto dannosa. La verità purtroppo è che questo accade perché il Governo non ha intenzione di fare quegli investimenti che sono necessari per formare adeguatamente gli insegnanti, combattere il precariato e i bassi salari, offrire il massimo livello di qualità agli studenti e alle studentesse tutti, anche a quelli con disabilità. Votammo contro questo provvedimento ma continueremo, come dimostra l’interrogazione, a seguire i passi della sua applicazione".
La Deputata Elisabetta Piccolotti del gruppo Alleanza Verdi e Sinistra ha presentato un’interrogazione parlamentare per fare luce sui percorsi semplificati per il conseguimento della specializzazione sul sostegno introdotti dal Decreto Legge n. 71/2024. Il provvedimento, che prevede corsi abbreviati gestiti da INDIRE o da università accreditate, è stato duramente criticato dal Collettivo Docenti di Sostegno Specializzati, da numerose associazioni di docenti precari nonché da importanti esponenti del mondo accademico e esperti di Pedagogia e didattica speciale.
Questi nuovi percorsi, infatti, sono previsti per un minimo di 30 CFU e accessibili senza la selezione rigorosa, richiesta per i TFA ordinari, e sono considerati dal Collettivo una misura iniqua, potenzialmente dannosa per il sistema educativo e discriminatoria. I docenti che hanno seguito i percorsi tradizionali hanno affrontato selezioni complesse e un anno di formazione intensiva, che include lezioni in presenza, tirocinio pratico e attività laboratoriali, per un costo di 3.000 euro. Al contrario, i nuovi corsi straordinari rischiano di penalizzare chi ha investito e si è impegnato negli unici percorsi finora previsti per poter accedere alla professione, minando il principio di equità e la qualità della formazione.
Secondo il Collettivo, inoltre, la carenza di insegnanti specializzati, che è alla base dell’introduzione di questi percorsi semplificati, non tiene conto della realtà occupazionale di molti docenti di sostegno, soprattutto nella scuola secondaria di secondo grado, che sono disoccupati, in attesa di supplenze. Questo scenario solleva dubbi sulla reale necessità di tali misure e lascia intravedere il rischio che università private e telematiche sfruttino questa opportunità per scopi prevalentemente economici, a discapito del sistema di formazione pubblico e della qualità dell’istruzione.
La Deputata Piccolotti, accogliendo le preoccupazioni dei docenti, ha chiesto al Ministro dell’Istruzione di fornire risposte puntuali su alcuni aspetti cruciali: se esista una reale carenza di insegnanti di sostegno, analizzando le specifiche esigenze territoriali e di classe di concorso; quali garanzie saranno messe in campo per assicurare pari dignità formativa tra percorsi abbreviati e ordinari; e se saranno coinvolte le associazioni rappresentative delle persone con disabilità, nel rispetto del principio di inclusione e in osservanza della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità.
Il Collettivo sottolinea che una riforma dei percorsi di specializzazione non può prescindere da un’analisi seria e trasparente delle esigenze delle specifiche realtà scolastiche provinciali e del fabbisogno di personale. Il rischio, altrimenti, è di compromettere il futuro dell’insegnamento di sostegno, a scapito degli studenti più fragili e delle loro famiglie. Si invita il Ministro ad affrontare questa situazione con responsabilità, garantendo un sistema educativo che valorizzi la professionalità del docente e assicuri una formazione di qualità per tutti.
Il Collettivo Docenti Specializzati di Sostegno ringrazia l’Onorevole Elisabetta Piccolotti, per l’attenzione che da tempo rivolge al tema della scuola pubblica, democratica e inclusiva.
di LA REDAZIONE