Nuove modalità di reclutamento dei docenti per posti comuni della scuola di I e II grado sono state previste nel decreto n. 36 del 2022, ma quali sono? Innanzitutto è opportuno precisare che per accedere alla professione di docente per l’insegnamento nella scuola secondaria di primo e secondo grado è necessario che i candidati devono possedere alcuni requisiti, di cui:
una laurea magistrale in una delle classi di concorso previste dal D.M. 259 del 2017;
un percorso universitario e accademico abilitante di formazione iniziale con prova finale e deve comprendere sia una prova scritta che una lezione riprodotta e corrispondente a non meno di 60 crediti formativi universitari/accademici,CFU/CFA.
Inoltre, potranno partecipare al concorso stesso coloro che entro il termine della presentazione della domanda abbiano svolto nel quinquennio precedente almeno tre anni, anche non continuativi, di servizio presso le istituzioni scolastiche statali.
Il superamento delle prove e i titoli sopracitati permettono agli aspiranti di partecipare al concorso per scuola comune.
Ma cosa prevedono le prove del concorso, quante sono, come avvengono le valutazioni e qual è il periodo di prova?
Le prove del concorso sono due e sono: una prova scritta con più quesiti a risposta multipla, fino al 31 dicembre 2024, mentre dal 1° gennaio 2025 è prevista una prova scritta con domande a risposta aperta.
Per quanto riguarda la prova orale, questa serve ad accertare le conoscenze, le competenze e le capacità all’insegnamento.
In merito alla valutazione, le commissioni sono chiamate a valutare ed elaborare una graduatoria per posti disponibili a concorso.
Per quanto riguarda il periodo di prova, ultimato il concorso, i vincitori saranno chiamati a un periodo di prova in servizio con un test finale che accerterà le competenze didattiche e pratiche acquisite. Alla fine di questa verrà effettuata una valutazione finale.
di CLAUDIO CASTAGNA
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