SCUOLA: DALL’ESAME DI TERZA MEDIA A QUELLO DELLA MATURITÀ

UN RIPRISTINO ALLA NORMALITÀ TROPPO REPENTINO

Allo stesso modo dell’esame di maturità, anche l'esame di terza media desta non poche critiche.

Il repentino quasi totale ripristino alla normalità non è piaciuto agli studenti che hanno avviato numerose proteste nei giorni scorsi e che continueranno di nuovo, venerdì 11 febbraio.

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Il giudizio del Consiglio superiore della pubblica istruzione è stato assai rigido: no alle prove scritte di matematica e italiano ma sì alla prova orale, replicando di fatto, l’esame dell’anno scolastico 2020/2021

ESAME DI MATURITÀ 2022

Il CSPI si era dichiarato contro lo svolgimento della seconda prova scritta, seppur gestita da ogni singola commissione, a causa delle oggettive difficoltà causate dalla pandemia.

Nel complesso, il Consiglio superiore della pubblica istruzione avrebbe evitato di fare svolgere tre prove su quattro, ammettendo solo il tema d’italiano.

LE MANIFESTAZIONI STUDENTESCHE

Tommaso Biancuzzi, coordinatore di Rete degli Studenti Medi, ha dichiarato: “il verdetto negativo sulla proposta è, per la Rete degli Studenti Medi, un primo risultato delle mobilitazioni di venerdì scorso che hanno portato in piazza studenti e studentesse in tutta Italia.

Il parere del CSPI, seppur non vincolante, evidenzia che il Ministero guidato da Bianchi sta sbagliando sulla Maturità, dicono dalla Rete degli Studenti Medi. Quel parere “ci indica che abbiamo ragione”.

E prosegue: “Abbiamo chiesto agli studenti e alle studentesse in tutto il Paese di mobilitarsi venerdì scorso contro una proposta fuori contesto e un atteggiamento del Ministero antidemocratico. La risposta è stata più che positiva, con piazze in tutto il Paese. Ora serve, a maggior ragione, mobilitarsi per chiedere al Ministro di incontrarci.

Venerdì 11 febbraio alle 16.00 saremo sotto al ministero dell’Istruzione e chiediamo a tutti gli studenti e tutte le studentesse di unirsi a noi”, conclude il rappresentante.

di VALENTINA ZIN

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