Circolare n.44
Mancano ormai due giorni allo stop delle attività didattiche in occasione delle festività natalizie e del nuovo anno. Come ben sappiamo, e come accade molto spesso durante le pause delle attività scolastiche (Natale, Pasqua, Estate), i docenti sono soliti assegnare i compiti da svolgere a casa pur di non far dimenticare i contenuti acquisiti dagli studenti durante il percorso scolastico.
Proprio su questo fronte, negli ultimi giorni, la dirigente dell’istituto comprensivo “Manzoni-Augruso’’ di Lamezia Terme, Antonella Mongiardo, attraverso la pubblicazione della circolare n.44, ha invitato i docenti dell’Istituto comprensivo ad assegnare ai propri studenti pochi compiti, limitandosi ad un ripasso degli argomenti trattati negli ultimi tempi.
CIRCOLARE
“Nella presente circolare si invitano i docenti dell’IC Manzoni-Augruso, di tutti gli ordini di scuola, a dare pochi compiti per le vacanze di Natale, limitandosi, in linea di massima, ad assegnare un ripasso degli argomenti svolti, tenendo conto delle diverse discipline, per consentire agli alunni di riposare e, al tempo stesso, non dimenticare i contenuti acquisiti in classe. Si coglie, altresì, l’occasione per fare chiarezza sul senso che ha, in generale, la pratica di assegnare i compiti a casa, al fine di evitare comportamenti poco corretti. Premesso che nessuna norma impone di dare i "compiti a casa" e che il Ministero più volte ha raccomandato di ridurli e non assegnarli nel fine settimana e durante le vacanze (finanche nella scuola secondaria di secondo grado), la sottoscritta Dirigente Scolastica concorda sul fatto che sia opportuno regolamentare lo studio domestico, sempre più soverchiante, imposto agli studenti italiani (dati Ocse) fin dai primi anni di scuola, persino nelle classi a tempo pieno. Porre un freno a questa pratica, in linea generale, si rende necessario in ottemperanza all'art.31 della Convenzione dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza che sancisce, per ogni bambino/a e ragazzo/a, "il diritto al riposo e al tempo libero, a dedicarsi al gioco e ad attività ricreative proprie della sua età…", ratificata dallo Stato italiano Il 27 maggio 1991, con Legge n.176.
Pertanto, nelle more di una formalizzazione di tale auspicata regolamentazione, da integrare nel Patto educativo di corresponsabilità, si rivolgono ai docenti le seguenti raccomandazioni (non vincolanti):
Non si assegnano compiti nel fine settimana e durante i periodi di vacanza o sospensione delle lezioni – agli studenti deve essere permesso di ricrearsi (garantito il "diritto al riposo e al gioco"), e alle famiglie di ritrovarsi, senza l'assillo dei compiti.
Non si assegnano argomenti da studiare a casa che non siano stati spiegati in classe dall’insegnante, il quale, entro certi limiti, sarà disponibile a ripetere la spiegazione in caso di poca comprensione da parte di un alunno, o di assenza dell’alunno.
I docenti che decidano di assegnare compiti a casa si impegnano a correggerli tutti e a tutti, altrimenti non avrebbe senso farli.
I docenti che decidano di assegnare compiti si impegnano a preparare adeguatamente gli studenti affinché siano in grado di svolgerli per proprio conto , senza che i ragazzi debbano chiedere aiuto ai genitori.
Ai compiti svolti a casa non deve essere assegnato alcun voto, il docente non può sapere come e da chi siano svolti.
La giustificazione del genitore per il mancato svolgimento dei compiti deve essere acquisita evitando reprimende o punizioni.
I compiti assegnati per casa vanno annotati sul registro elettrico (obbligatoriamente) e anche se una traccia è stata dettata sul quaderno, va fatto un riferimento sul registro elettronico (ad. esempio, svolgere gli esercizi annotati sul quaderno, sviluppare il tema la cui traccia è stata settata sul quaderno)’’.
di CLAUDIO CASTAGNA
contatti: redazione@ascuolaoggi.it - info@ascuolaoggi.it