La Cgil chiede Pace, lavoro, giustizia sociale e democrazia
Pace, lavoro, giustizia sociale, democrazia. Queste le parole d’ordine della manifestazione nazionale indetta dalla Cgil per sabato 18 giugno, alle ore 10, in Piazza del Popolo a Roma. L'iniziativa conclude un percorso di oltre 200 assemblee che si sono tenute su tutto il territorio nazionale e che hanno visto il coinvolgimento di lavoratori, pensionati, studenti, associazioni. Sul palco si alterneranno gli interventi di delegate e delegati di tutte le categorie. Chiuderà la manifestazione il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, che prenderà la parola alle ore 11.40 circa.
Le ragioni della manifestazione:
Per la Pace. Vogliamo il cessate il fuoco immediato; l’apertura di un negoziato, nel quale l’Europa deve svolgere una vera azione diplomatica.
Per il Lavoro. Vogliamo mettere fine alla precarietà dilagante, al finto lavoro autonomo, al lavoro povero e sommerso; investimenti in buona occupazione stabile; il rinnovo dei contratti collettivi nazionali e l’aumento dei salari; la legge per la rappresentanza e la validità dei contratti nazionali per tutte e tutti; un piano straordinario di assunzioni (donne, giovani e Mezzogiorno); un investimento per la salute e la sicurezza; il diritto alla formazione permanente.
Per la giustizia sociale e la democrazia. Vogliamo: sostegni strutturali per i redditi più bassi (200 euro di bonus non bastano); l’aumento del netto in busta paga e la diminuzione del carico fiscale per lavoratrici e lavoratori, pensionate e pensionati; l’aumento del valore e della platea della quattordicesima per pensionate e pensionati; un contributo di solidarietà straordinario sulle grandi ricchezze; servizi pubblici efficienti e a disposizione del cittadino; un aumento dei finanziamenti per sanità, scuola, università e ricerca pubbliche; una legge sulla non autosufficienza; l’istituzione della pensione di garanzia per precari, lavoratori discontinui e il superamento della legge Fornero.
di CLAUDIO CASTAGNA
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