I bambini si infettano di meno a scuola che in casa.
Lo dice uno studio da parte dell’Azienda Ospedaliera del San Camillo-Forlanini di Roma che ha voluto unirsi alla ricerca e alle conoscenze per quanto riguarda il virus da covid all’esito del quale sembra che i bambini corrono il rischio più alto di contagio a casa invece che a scuola.
Mauro Calvani, primario della Uoc Pediatria, ha svolto la ricerca proprio per riuscire a capire quali possono essere i mezzi di trasmissione nei bambini che si ammalano da covid-19 e qual è il peso nella trasmissione dell’infezione che avviene in famiglia. Il S. Camillo ha precisato che “utilizzando la cospicua casistica del ‘walk-in’ pediatrico aperto lo scorso anno, durante la seconda ondata della epidemia (circa 3.000 bambini)”, “come in seguito a una sospetta esposizione a un soggetto malato, l’infezione viene contratta dai bambini meno frequentemente a scuola che a casa”.
Inoltre, nella ricerca viene precisato che tutti i bambini, all’infuori della loro età una volta che sono stati contagiati, hanno la propensione a trasmettere con facilità il virus nella famiglia.
Alcuni affermano che: “Questa informazione è importante perché la recente apertura delle scuole e la mancata copertura vaccinale dei bambini di età inferiore ai 12 anni potrebbe contribuire a un nuovo aumento del Covid-19 nei bambini e loro potrebbero estendere il contagio ai loro familiari, in particolare se non vaccinati”.