Calderone: "Quando penso a Marco Biagi, la prima cosa che mi viene in mente è che il credere nelle proprie idee è l’elemento che caratterizza e dà valore alle nostre azioni..."
Conferiti ieri i riconoscimenti ai vincitori del Premio Marco Biagi 2024, promosso dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e dall'Associazione per gli studi internazionali e comparati sul diritto del lavoro e sulle relazioni industriali (ADAPT).
A Eugenio Saltarelli della facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Bologna il premio per la migliore tesi di laurea, grazie a un elaborato dal titolo “Le clausole sociale nel codice dei contratti pubblici. Il confine tra strumento di regolazione del mercato e strumento di tutela dei lavoratori”.
A Carlo Valenti del corso in Scienze giuridiche europee e internazionali dell’Università di Verona, invece, il riconoscimento per la miglior tesi di dottorato nell’ambito del diritto del lavoro e delle relazioni industriali grazie all’elaborato dal titolo “Formazione, professionalità e transizione digitale”.
La premiazione è avvenuta nell’ambito dell’evento in memoria del professor Marco Biagi, a 22 anni dalla sua scomparsa, dedicato ai cambiamenti demografici e alla centralità della salute e del benessere dei lavoratori, durante il quale è intervenuto il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Marina Calderone. "Quando penso a Marco Biagi, la prima cosa che mi viene in mente è che il credere nelle proprie idee è l’elemento che caratterizza e dà valore alle nostre azioni - ha affermato - e insieme al credere, il coraggio di portare avanti quelle idee e affermarle, per quanto possano essere fonte di contrasto e anche di pericolo, com’è stato nel caso di Marco Biagi. Tutti dobbiamo avere il coraggio di agire il cambiamento, ovvero di far sì che il cambiamento si traduca in azioni concrete. Questo richiede anche coraggio nell’assumersi delle responsabilità e operare delle scelte, dichiarando con chiarezza ciò che si vuole ottenere e in quale modo pensiamo di assumerci il compito di portare avanti un percorso che viene intrapreso e condotto per migliorare la nostra società. Questo è il coraggio del riformatore e questo è stato ed è il grande insegnamento di Marco Biagi".
Toccando il tema della sicurezza, specialmente sui luoghi di lavoro, il Ministro Calderone ha aggiunto: “Il tema della salute e sicurezza è assolutamente centrale in una società in profonda trasformazione, che però non va confinato esclusivamente ai luoghi di lavoro, perché riguarda invece tutti i nostri contesti e le nostre azioni. C’è un tema più ampio di cultura della sicurezza che va diffusa, un tema di vita sicura. Per questo siamo impegnati a portare la formazione sulla sicurezza nelle scuole. Alle giovani generazioni diamo una responsabilità importante, che è anche quella di trasmettere la cultura e la sensibilità della sicurezza ai loro genitori. Tra i luoghi dove più spesso si verificano infortuni non c’è solo il cantiere, ma c’è la casa, l’ambiente domestico. Spesso non si è preparati e si sottovalutano i rischi legati a piccole disattenzioni che possono avere conseguenze importanti. Ecco perché il tema della salute e sicurezza sul lavoro, sul quale stiamo concentrando la nostra attenzione fin dalle prime settimane dell’insediamento del governo deve poter abbracciare tutta la nostra esistenza. Il valore della vita è il più alto e va preservato in ogni modo. Credo molto alle responsabilità che non solo lo Stato, ma ciascuno di noi ha rispetto alla sicurezza propria e degli altri. Le norme non devono essere solo repressive, ma avere la capacità di educare alla sicurezza, così come di indicare e distribuire con chiarezza competenze e responsabilità”.
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di VALENTINA ZIN
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