I DOCENTI VANNO SOSTENUTI NEI COMPITI FORMATIVI PER NUOVE STRATEGIE D’INSEGNAMENTO. INIZIATIVA DEGLI STUDENTI DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE DI ROMA
Arrivano direttamente dagli studenti alcune proposte per migliorare il rapporto docenti e alunni per contrastare la povertà educativa. Per superare questo problema ed assicurare a tutti i bambini gli stessi diritti all’apprendimento e alla conoscenza, nonché di sviluppare le proprie capacità bisogna che i docenti siano adeguatamente formati anche all’uso delle nuove tecnologie multimediali, e nel contempo però gli stessi studenti devono essere aperti al confronto nell’ambito di una didattica che va oltre il semplice apprendimento.
Gli studenti sollecitano la scuola a offrire più spazi di confronto individuale, si rendono conto però che i docenti non hanno una formazione e una preparazione adeguate e che quindi devono essere sostenuti nei compiti formativi. L’obiettivo è quello di non lasciarli indietro rispetto alle nuove strategie di insegnamento che utilizzano sempre più le tecnologie digitali
A proporre queste idee sono alcuni studenti del corso di Scienze della Formazione primaria dell’ Università degli Studi di Roma.
Il confronto si è svolto in quattro workshop tematici organizzati nella seconda parte di una giornata di studio intitolata “ DIRITTI DELL’INFANZIA E DELL’ ADOLESCENZA -VISIONI SUL FUTURO DELLE NUOVE GENERAZIONI”, il cui tema centrale è stato la povertà educativa.
In questa occasione gli studenti hanno posto l’attenzione sui docenti e sui dirigenti scolastici, sottolineando l’importantissimo valore che ha la comunità educante, quale luogo di coinvolgimento efficace in termini di cittadinanza attiva
L’attivazione di sportelli di ascolto, l’outdoor education, i lavori di gruppo, le attività extrascolastiche e lo sport sono validi strumenti per contrastare la povertà educativa.
È importante ricordare che LiberailFuturo è un progetto rivolto ai giovani, tra gli 11 e i 17 anni, a cui partecipano Istituzioni, Imprese e Associazioni. In particolare è rivolto ai ragazzi che sono maggiormente esposti al rischio della povertà educativa. Il progetto si avvale di attività che promuovono il cambiamento, come lavoro internship, coinvolgimento della società civile, per dare vita a una comunità dove ognuno è consapevole del proprio ruolo per la formazione dei giovani.
di ISABELLA CASTAGNA
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