Pierpaolo Perretti nel suo libro affronta questa importante tematica
Ad affrontare questa importante tematica lo scrittore Pierpaolo Perretti nel suo libro dal titolo “Perché (non) andare a scuola”. Nell’ introduzione, stilata da Annalisa Cuzzocrea e Sergio Labate, una lunga riflessione sull’ importanza dell’ istruzione e sulla sua centralità per la formazione del cittadino, ma anche sulle disfunzioni che la colpiscono.
Nell’ introduzione, Cuzzocrea sottolinea che l’ istruzione ha un ruolo fondamentale in tutti gli ambiti, uno strumento imprescindibile nello sviluppo della società. È molto sentito inoltre il bisogno di ripartire dalle basi, tentando una nuova ricostruzione del sistema scolastico.
Certamente la scuola è un’ istituzione complessa con i suoi punti deboli e con le sue contraddizioni: un orientamento che non indirizza gli alunni, un collegio dei docenti che sembra una perdita di tempo e non un luogo di confronto e di progettazione. Inoltre , Perretti analizza strumenti come l’ esame di Stato, i voti e debiti formativi che, pur essendo elementi fondanti della scuola, spesso distolgono dalla finalità dell’ insegnamento.
Oggi, molte scuole tradiscono la loro missione, invece, come viene scritto nel libro “La scuola è il più formidabile strumento di emancipazione di sé. E serve quindi a chi, più di ogni altro, di quella emancipazione ha bisogno”.
È importante, dunque, implementare nuovi percorsi per tutti coloro che sono innamorati dell’ insegnamento e sono alla ricerca continua del significato dello studio.
L’ istruzione va promossa, è importante che ognuno prenda consapevolezza di quanto essa sia importante nella vita.
di ISABELLA CASTAGNA
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