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La redazione

Pensioni: E’ tensione tra Lega e Pd. Giovedì la nuova legge di bilancio.


Secondo Claudio Durigon, responsabile del dipartimento Lavoro della Lega, l’obiettivo primario è quello di non tornare alla legge Fornero. Nella giornata di giovedì il Consiglio dei ministri è convocato per l’approvazione della nuova legge di bilancio. Un difficile accordo sulle problematiche da risolvere, a partire dal meccanismo per superare “Quota 100”.


Enrico Letta, contrario al sistema Quota 100 a differenza della Lega, chiede di intervenire con un meccanismo flessibile, in particolare per lavori gravosi e donne.


A Che tempo che fa, Enrico Letta ha asserito che: "Il problema di fondo è che è sbagliato il metodo di Quota 100, è stato un errore: chi ne ha usufruito ha avuto un vantaggio ed è contento ( l'80% sono uomini ), in quanto è uno strumento diseguale che discrimina le donne. Secondo me più che il tema della Quota, le due cose da fare sono flessibilità, a seconda dei lavori gravosi, e poi dare un messaggio importante alle donne con Opzione donna".



Il presidente di Confindustria Carlo Bonomi dice: "Noi siamo fortemente contrari a quota 100, 102 o 104. Siamo contrari perché guardiamo i numeri da imprenditori e i numeri dicono che quota 100 non ha ottenuto l'effetto che ci aspettavamo. Ricordo che ci era stato detto che per uno che andava in pensione venivano assunti in tre, nella realtà l'effetto è di 0,4, quindi non abbiamo neanche l'effetto sostitutivo". Contrario alle quote sulle pensioni continua: "Stiamo pensionando chi un lavoro ce l'ha e non stiamo offrendo un lavoro ai giovani. Noi riteniamo invece che si debba lavorare sui lavori usuranti, sui quali effettivamente c'è un problema. Va rivisto, lavoriamo su quello".


Il capogruppo del M5s al Senato, Ettore Licheri, ha affermato "Quota 100 all'atto pratico non ha risposto alle aspettative, è molto più ragionevole studiare meccanismi di pensionamento anticipato graduati in base al tipo di impiego, crediamo che sia questa la strada migliore".


Il Governo per ora ha respinto la proposta di Matteo Salvini di applicare Quota 102 per due anni. Si starebbe lavorando su un meccanismo con età fissa di uscita a 64 anni fino al 2024 e contributi crescenti.







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