Pacifico: "Per la scuola sono presenti solo tre novità nel decreto Milleproroghe che andrà in Aula, a breve, per l’approvazione finale: la prima riguarda le assunzioni da parte del Ministero dell’Istruzione e del Merito per l’area funzionale solo per il Friuli; il secondo provvedimento che potrebbe essere approvato riguarda il contratto nazionale appena sottoscritto..."
C’è rabbia e delusione dal mondo della scuola per le mancate modifiche al decreto Milleproroghe, il cui testo rispetto a quanto approvato dal governo è stato modificato solo in minima parte a dispetto delle tante aspettative: sfumano, quindi, le tante proposte presentate, in testa dal sindacato Anief, che vanno dalla mobilità al reclutamento, dal dimensionamento alle risposte che avrebbero sciolto modi nodi che a questo punto rimangono tutti in piedi. “Sono stati quasi tutti ritirati, oppure considerati inammissibili o respinti, gli emendamenti suggerito dal sindacato – spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – e questo non farà il bene della scuola. L'ultima beffa è stata la risposta negativa, da parte delle commissioni di Montecitorio, alla proroga della deroga ai vincoli sui trasferimenti dei neo-assunti in nome di una falsa continuità didattica inserita tra gli obiettivi del PNRR: secondo questa astrusa teoria, in pratica, sarebbe stata l’Europa a imporre al Parlamento il ‘no’ ai vincoli alla mobilità”.
Per la scuola sono presenti solo tre novità nel decreto Milleproroghe che andrà in Aula, a breve, per l’approvazione finale: la prima riguarda le assunzioni da parte del Ministero dell’Istruzione e del Merito per l’area funzionale solo per il Friuli; il secondo provvedimento che potrebbe essere approvato riguarda il contratto nazionale appena sottoscritto, il 18 gennaio scorso, e in particolare la facoltà per il personale Ata precario di potere conseguire le certificazioni informatiche, ancora oggi non si sa rilasciate da quale ente, per i nuovi inseriti nelle graduatorie di terza fascia del personale ATA per poi ratificarne l’acquisizione del titolo nel 2025; la terza novità è relativa alla proroga sulle disposizioni delle esperienze lavorative degli studenti nell’ambito del Pcto.
“Nessuna considerazione riguarda invece altri aspetti da affrontare – fa notare Marcello Pacifico – a partire dal superamento del record di 240 mila precari e dalla una procedura d'infrazione UE aperta da dieci anni con una media di risarcimenti in favore dei supplenti di 11 milioni di euro solo 2023 con i legali Anief. E non si dica – continua il presidente Anief - che la soluzione sarà il nuovo concorso, al termine del quale la maggior parte dei posti di sostegno rimarrà comunque vacante per assenza di candidati nelle regioni dove c'è invece un forte fabbisogno, mentre la metà dei posti (100 mila supplenze nel 2023) rimane sempre assegnata in deroga per lo più a personale non specializzato”.
“La verità è che risulta vergognoso ancora pensare di ‘ingabbiare’ dei lavoratori, costringendoli ad abbandonare la propria famiglia, e a vivere sulla soglia della povertà piuttosto che ristorarli se decidono di stare in servizio fuori sede. Se la colpa di questa incredibile impasse sta nel PNRR concordato dal precedente Governo, allora responsabilità vuole che si modifichino gli obiettivi e si programmino nuove strategie anche in un prossimo decreto proprio sugli obiettivi del Piano nazionale di ripresa e resilienza”. Viceversa – conclude Pacifico - i problemi rimarranno irrisolti e la frustrazione aumenterà tra chi dovrebbe essere premiato e valorizzato per il servizio reso allo Stato e non certo illuso o sfruttato”.
di LA REDAZIONE
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