Maturità 2025: Paolo Borsellino, "I giovani, la mia speranza", analisi e riflessione critica del testo. Come educare le nuove generazioni alla legalità
- La Redazione
- 18 giu
- Tempo di lettura: 3 min
Al via oggi la Prima Prova Scritta dell'Esame di Maturità 2025 e tra le tracce ritroviamo un brano tratto da Paolo Borsellino, "I giovani, la mia speranza"...

Al via oggi la Prima Prova Scritta dell'Esame di Maturità 2025 e tra le tracce ritroviamo un brano tratto da Paolo Borsellino, "I giovani, la mia speranza".
Fiammetta Borsellino, la figlia più piccola del giudice ucciso in via d'Amelio da Cosa nostra, ha così commentato l'accaduto:
“È una bellissima sorpresa, sono felice ed emozionata. Vuol dire che tutto l'enorme lavoro che stiamo facendo nelle scuole è stato riconosciuto. Sono certa che i ragazzi non si troveranno impreparati”.
Nell'ambito di un'intervista rilasciata a "La Repubblica" la figlia del Giudice ha colto l'occasione per esprime il suo pensiero in merito:
"Mio padre ha dedicato tutta la sua vita ai giovani. Lo ha dimostrato con i fatti. Lui credeva nell'antimafia della prevenzione non in quella della repressione. L'antimafia che offre opportunità, che coltiva bellezza, passioni, sapere per tenere lontani i ragazzi dalle sirene della criminalità. Mio padre non ha mai smesso di lottare per i giovani, neanche negli ultimi giorni così travagliati della sua vita quando trovò il tempo di indirizzare una lettera agli alunni di una scuola di Padova".
La scelta di questa traccia rappresenta per Fiammetta Borsellino anche un riconoscimento del valore dell'educazione alla legalità.
"Non sarà una priorità dell'agenda politica ma lo è nel lavoro di centinaia e centinaia di insegnanti e di altre figure che ogni giorno nei territori, nelle scuole, rendono viva la memoria di Paolo Borsellino e di quelli come lui. C'è una sensibilità e una spinta dal basso incredibile. Il mio termometro sono le mille richieste che mi arrivano dalle scuole e dalle università. Per questo sono sicura che oggi i ragazzi hanno tutti gli strumenti per svolgere un buon tema. E mi piacerebbe poi poterne leggere qualcuno per apprezzare il segno che la vita di mio padre ha lasciato in loro", queste le significative parole della figlia del Giudice.
Ma procediamo all'analisi del testo
PROPOSTA C1
Testo tratto da Paolo Borsellino, I giovani, la mia speranza, in Epoca, 14 ottobre 1992, pp. 125-126.
«Sono nato a Palermo e ho qui svolto la mia attività di magistrato. Palermo è una città che di colpo si è vista famosa nel mondo per fatti dei quali avrebbe fatto volentieri a meno. Palermo è una città bellissima e disgraziata. Una città costretta dagli uomini a lutti indicibili, a una sequela di fatti di sangue che non hanno eguali nella storia recente. Ma Palermo è anche una città che, come tutta la Sicilia, vuole reagire, vuole tornare a godere la bellezza della vita. E i giovani sono la nostra speranza. Sono convinto che i giovani, che oggi si trovano in una società in cui spesso non si riconoscono, hanno una grande voglia di reagire, di dare un senso alla loro vita e di impegnarsi per la società. La mafia teme la scuola più della giustizia, perché prospera sull’ignoranza delle persone e sulla cultura del silenzio. L’istruzione, la cultura, la conoscenza sono i veri antidoti contro la mafia. La scuola deve educare alla legalità, deve insegnare il rispetto delle regole e il valore della responsabilità. Solo così potremo costruire una società più giusta e libera dalla mafia.»
Paolo Borsellino, attraverso la sua considerevole riflessione, tutt'ora attuale e pertinente, pone l'accento sull'importanza dei giovani, sulla loro grande voglia di reagire, di dare un senso alla loro vita, impegnandosi in una società nella quale però spesso non si riconoscono.
Il magistrato, a gran voce, spiega bene come la mafia tema molto di più la scuola che la giustizia proprio perché l'ignoranza e la cultura del silenzio costituiscono terreno fertile per far prosperare la mafia stessa.
Occorre dunque che la scuola svolga un ruolo fondamentale: "educare alla legalità, insegnare il rispetto delle regole e il valore della responsabilità".
Solo in tal modo potremmo costruire una società libera e giusta, nella quale i giovani sappiano ritrovare una loro identità, prediligendo l’istruzione, la cultura e la conoscenza come veri antidoti contro la mafia.
di VALENTINA TROPEA
Decreto Scuola Convertito in LEGGE: ecco tutte le NOVITÁ in materia di RECLUTAMENTO DOCENTI, RIORDINO ISTITUTI TECNICI, CARTA DOCENTE, SCUOLE PARITARIE, EDILIZIA SCOLASTICA e tante ALTRE MISURE
Stipendi NOIPA GIUGNO 2025, PAGAMENTI ed EMISSIONI URGENTI e SPECIALI: ecco tutte le DATE utili per gli ACCREDITI
Mobilità ATA 2025/2026, pubblicazione dei BOLLETTINI provinciali. Dove è possibile verificare gli esiti? (In aggiornamento)
Commenti