top of page

Madre uccide figlia con disabilità. Non si tratta di un gesto inspiegabile ma è l’esito estremo di una sofferenza protratta, maturata nel silenzio. Appello a Valditara dal CNDDU

La scuola deve diventare uno spazio capace di intercettare il disagio prima che si trasformi in emergenza, di educare all’ascolto dei segnali deboli, di riconoscere il sovraccarico...

ree
ree

Tragedia avvenuta a Corleone il 6 dicembre 2025, dove una madre anziana ha ucciso la figlia con disabilità e poi si è tolta la vita. Non si tratta di un gesto inspiegabile o isolato, ma dell’esito estremo di una sofferenza protratta, maturata nel silenzio e nell’insufficienza delle reti di supporto.

ree

È una tragedia che interroga l’intera società e, in modo particolare, il mondo dell’istruzione. La scuola non può essere considerata estranea a questi drammi. Essa rappresenta il primo luogo pubblico in cui si forma lo sguardo sul valore della vita umana, sulla fragilità, sulla differenza e sulla responsabilità verso l’altro. Quando la disabilità e il lavoro di cura restano confinati alla dimensione privata, come un peso da sostenere in solitudine, anche la scuola rischia di riprodurre questa invisibilità, parlando di diritti in modo astratto ma senza dare nome e spazio alle condizioni reali in cui quei diritti vengono quotidianamente compressi o negati. Formare le nuove generazioni significa aiutarle a comprendere che la dignità non è legata all’efficienza, alla produttività o all’autonomia, ma appartiene a ogni persona per il solo fatto di esistere.

Significa contrastare una cultura che considera la fragilità un fallimento individuale e il carico della cura una questione privata. La scuola ha il dovere di smontare l’idea pericolosa secondo cui alcune vite siano “troppo pesanti” da sostenere e di offrire strumenti critici per leggere la realtà sociale che circonda gli studenti. È necessario che i percorsi formativi favoriscano una riflessione profonda sul significato sociale della cura, sull’inclusione reale delle persone con disabilità e sulla responsabilità collettiva.

ree

La scuola deve diventare uno spazio capace di intercettare il disagio prima che si trasformi in emergenza, di educare all’ascolto dei segnali deboli, di riconoscere il sovraccarico emotivo che spesso accompagna le condizioni di fragilità. In questo senso, la funzione educativa è anche una funzione preventiva: costruisce consapevolezza, rompe l’isolamento, sottrae terreno alla disperazione. Rivolgiamo perciò un appello al Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, affinché alla scuola venga riconosciuto un ruolo centrale nella costruzione di una società più giusta e solidale. Occorre una visione che consideri l’istruzione non solo come trasmissione di saperi, ma come presidio culturale e civile capace di incidere sulle grandi fratture sociali del nostro tempo.

I docenti devono essere messi in condizione di affrontare questi temi con strumenti adeguati, formazione e tempi congrui, senza che tali riflessioni restino affidate alla sensibilità individuale. La tragedia di Corleone ci ricorda che i diritti non vivono solo nei testi normativi, ma nella quotidianità delle relazioni e delle scelte collettive. Una scuola che insegna a prendersi cura dell’umano contribuisce a contrastare l’emarginazione, la solitudine e l’abbandono, che spesso precedono la violenza. Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani ribadisce che rendere visibili le fragilità e riconoscerle come responsabilità comune è un compito educativo essenziale. Perché quando anche la scuola tace, il silenzio si fa sistema. E in quel silenzio maturano le tragedie.

ree


di Natalia Sessa

Commenti


EDUCAZIONE
E CULTURA

NUOVI BANNER - 2 (2000 × 2160 px) (2).jpg
ID CERT (3).jpg
SUCCESSO 1
AUMENTA IL PUNTEGGIO IN GRADUATORIA DOCENTI
SUCCESSO 1
BANNER - NUOVA HOME PAGE

GPS 2024 2026

AUMENTA IL PUNTEGGIO IN GRADUATORIA DOCENTI
BANNER - NUOVA HOME PAGE

INVIACI IL TUO COMUNICATO

info@ascuolaoggi.it

ascuolaogginews@gmail.com

A scuola oggi è un portale che tratta notizie su quanto accade nel mondo scuola. Notizie per docenti di ruolo, docenti di sostegno, docenti precari, personale ATA, educatori, genitori e alunni. Inoltre le sezioni dedicate ai membri offrono servizi aggiuntivi: corsi gratuiti e supporto a quanti richiedono informazioni.

bottom of page