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LETTA FA UNA GRANDE PROMESSA AI DOCENTI ITALIANI, SASSO LO ACCUSA

Ecco quanto Letta ha promesso ai docenti: “ La retribuzione dei docenti italiani sarà la media di quella dei docenti europei”


Il segretario del Partito Democratico, Enrico Letta, in occasione di un’ intervista a Filo rosso su Rai 3, in piena campagna elettorale ha fatto una grande promessa ai docenti italiani: “Mi prendo l’impegno: se vinciamo, a fine legislatura, gli insegnanti saranno pagati con una retribuzione che sarà la media di quella degli altri insegnanti europei”.


Il giorno dopo, a rispondere alle sue dichiarazioni è stato Rossano Sasso (Lega), sottosegretario di Stato al Ministero dell’istruzione nel governo Draghi, che ha parlato di “promesse a vanvera da chi ha penalizzato la scuola”. Sasso ha affermato: “A Enrico Letta chiedo con la massima umiltà di portare rispetto agli insegnanti, che non sopportano più di essere presi in giro dal PD, un partito che prima di fare qualsiasi promessa dovrebbe chiedere scusa al nostro personale docente, educativo ed Ata. Chiedere scusa per aver partorito mostri come la buona scuola, con i suoi famigerati algoritmi; per aver avallato il precariato, rendendolo cronico e rifiutando qualsiasi forma di stabilizzazione proposta dalla Lega; per aver inventato concorsi assurdi che non valutano la qualità di un docente ma solo la capacità di sfornare nozioni; per aver prestato il fianco a sprechi di denaro pazzeschi come le centinaia di milioni per i famigerati banchi a rotelle o le mascherine che puzzavano”.


Poi ha continuato: “Potrei proseguire a lungo con l’elenco e gli insegnanti lo sanno bene. Ma Letta e il PD pensano davvero di poter parlare alla comunità scolastica come se niente fosse? Per fortuna in tanti hanno ormai aperto gli occhi e in queste ore stanno rispondendo per le rime alla sinistra. Quella sinistra che un tempo aveva il monopolio elettorale del mondo della scuola, ma che proprio quel mondo ha attaccato, vilipeso, penalizzato. Letta pensi alla sua tassa patrimoniale; pensi al suo unico contenuto programmatico, vale a dire la demonizzazione degli avversari; pensi al campo largo che non c’è più, ma lasci perdere la scuola, le cui problematiche richiedono serietà, conoscenza e capacità. E, soprattutto, si ricordi che la dignità dei nostri insegnanti non si compra con una promessa in campagna elettorale. La loro fiducia si conquista negli anni”.


Dunque, secondo il sottosegretario, Letta starebbe solo prendendo in giro gli insegnanti. Non si comprende se risponderà a queste accuse. In vista delle elezioni del 25 settembre, la scuola è diventata uno dei campi di battaglia dei vari politici.


di ISABELLA CASTAGNA

contatti: redazione@ascuolaoggi.it - info@ascuolaoggi.it





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