8 set 2022

LE NOVITÀ PRINCIPALI CHE RIGUARDANO IL NUOVO ANNO SCOLASTICO 2022/2023

Le schede di FLC CGIL

I due precedenti anni scolastici sono stati caratterizzati dalla pandemia e dalle relative conseguenze che ha provocato in tutti i settori, soprattutto quello scolastico.

Per il nuovo anno scolastico 2022/2023, il personale della scuola, gli alunni, le famiglie si trovano ad affrontare vecchi e nuovi problemi, aggravati da un’emergenza sanitaria solo formalmente alle spalle, da provvedimenti e indicazioni contraddittori e carenti del Ministero dell’Istruzione, dalla grave instabilità della fase politica.

Nelle schede prodotte dal sindacato FLC CGIL in merito al rientro a scuola, lo stesso assicura che “l’impegno prioritario e urgente della FLC CGIL per il rinnovo contrattuale si affiancherà in questi mesi alle iniziative per rivendicare nuovi investimenti in termini finanziari e di visione politica, per il miglioramento del sistema scolastico nel suo complesso, a partire da adeguati incrementi retributivi per cui le risorse stanziate, ad oggi, sono ancora insufficienti.

Al prossimo governo chiederemo scelte di politica scolastica volte a superare la logica delle riforme a costo zero, prive di una vera attenzione ai bisogni reali della scuola, una logica che considera l’istruzione come un capitolo su cui risparmiare. In questo complicato contesto, intendiamo offrire a tutte e a tutti – docenti, personale ATA, Dirigenti Scolastici, DSGA – uno strumento per “fare il punto” sulle principali novità della ripartenza e affrontare con maggiore consapevolezza impegni e adempimenti connessi all’avvio dell’anno scolastico. ”

Chiarimenti del Ministero per prevenire e mitigare gli effetti delle infezioni da Sars-CoV-2

Finita l’emergenza sanitaria dal 1° settembre 2022 vengono meno molte delle restrizioni e misure di sicurezza a cui sono state sottoposte finora le scuole.

A questo proposito, il 28 agosto scorso, il MI ha diramato un vademecum e 7 FAQ al fine di supportare gli istituti nella fase operativa di adozione delle misure di prevenzione per mitigare gli effetti delle infezioni da Sars-CoV-2, da attuare in avvio di anno scolastico 2022/2023. Il vademecum altro non è che una sintesi in forma più lineare e diretta delle indicazioni già fornite dallo stesso Ministero con le precedenti note del 5 agosto e del 12 agosto scorsi.

Il vademecum e le FAQ del MI sul contenimento della diffusione da Covid 19, invece, sono state predisposte per rispondere alle numerose richieste avanzate dalle scuole che, per eventuali ulteriori chiarimenti, potranno comunque rivolgersi al servizio di assistenza del MI tramite l’Help Desk Amministrativo Contabile (HDAC). Pertanto dal 1° settembre 2022:

cessa la possibilità di attivare la DDI per gli alunni positivi al Covid 19;
non è prevista alcuna forma di controllo all’ingresso delle scuole;
nel caso di contatti con persone positive al coronavirus non ci saranno misure di restrizione per la frequenza delle lezioni;
gli alunni anche se raffreddati potranno frequentare le lezioni;
per i lavoratori “fragili “ è previsto l’uso di mascherine FFP2 e di dispositivi per la protezione degli occhi forniti dalla scuola sulla base dell’indicazioni del medico competente; continuano i monitoraggi;
il Documento di valutazione dei rischi e dei rischi da interferenza (DVR) va aggiornato in collaborazione con il responsabile del servizio di prevenzione e protezione;
il controllo per la qualità dell’aria è rimesso alle valutazioni delle autorità sanitarie.

Le valutazioni di FLC CGIL

Le FAQ sono certamente uno strumento più utile per le scuole rispetto alle due precedenti note ministeriali ed alle stesse indicazioni licenziate dall’Istituto Superiore di Sanità che invece erano piuttosto vaghe e farraginose. Positivo che il MI abbia speso parole precise sulla fine della DDI vista la fine dell’emergenza: il chiarimento è coerente con il CCNI del novembre 2020, che ne limitava l’utilizzo al permanere dello stato di emergenza sanitaria stessa.

Anche se la messa a punto di strumenti di supporto al lavoro delle scuole ci trova d’accordo, resta fermo il giudizio negativo sulle scelte politiche circa l’adozione delle misure di prevenzione in questione avvenuta senza il confronto con il sindacato e senza stanziamenti di risorse aggiuntive (finanziamenti, dispositivi di purificazione dell’aria e organico).

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