Il miglioramento della continua ricerca ed evoluzione ha dato vita a nuovi metodi di utilizzo dei pannelli fotovoltaici
L’Università Britannica di Sheffield insieme al Latia Agripreneurship Institute ha individuato nuovi metodi di utilizzo dei pannelli fotovoltaici nel campo dell’agricoltura in aree geografiche con terreni aridi.
Il progetto prevede l’utilizzo di pannelli “agrovoltaici”, tecnica che sfrutta al massimo l’energia solare: da un lato con la trasformazione dei raggi solari in energia, dall’altro, con l’ombra creata dagli stessi pannelli, posizionati al di sopra del terreno, mantenendo il suolo umido e fertile.
La particolarità dei pannelli agrovoltaici rispetto ai classici pannelli, è quella di trovarsi sopraelevata rispetto al terreno, consentendo alle piante di crescere normalmente e nel mentre, ricavare energia elettrica.
I risultati sono stati pubblicati da “The Guardian”, evidenziando dei cavoli coltivati sotto i pannelli agrovoltaici, un terzo più grandi rispetto a quelli coltivati in condizioni normali. Tale sistema potrebbe essere adottato da tutte quelle zone meno sviluppate per poter produrre autonomamente cibo.
Questo potrebbe essere l’inizio di una nuova era per il Kenya: un’era più ricca e più sostenibile.
di CARLO VARALLO
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